martedì 18 giugno 2019
Entro il 2022 l'azienda opererà esclusivamente con mezzi a trazione alternativa. Di recente ha assunto la prima donna e ha attivato una Scuola professionale che forma gratuitamente i giovani
Alla ricerca di 100 autisti "sostenibili"
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«Il modello intermodale è il volano per una maggiore occupazione nel settore dei trasporti. Il mestiere del camionista è cambiato. Ora si guida entro un raggio di 500 chilometri. Le merci viaggiano non solo su gomma, ma anche su treni, navi e aerei. Abbiamo intenzione di assumere 100 autisti che oltre alle capacità tecniche abbiano dimestichezza con la tecnologia digitale». Domenico De Rosa, amministratore delegato del Gruppo Sme - fondato a Salerno 70 anni fa - racconta con orgoglio la storia della sua azienda, una delle principali nel panorama della logistica integrata in Italia e in Europa. Con un fatturato che supera i 260 milioni di euro, dispone infatti di un parco veicolare complessivo di oltre 3.500 unità di carico e 900 motrici e dà lavoro a 1.600 persone, tra dipendenti diretti e indiretti. Di recente ha assunto anche la prima donna autista. Alle sedi di Roma e di Salerno, se ne affiancano altre 25 operative dislocate in tutta la Penisola e in Spagna, Portogallo, Belgio, Francia, Germania, Grecia, Romania, Tunisia e Malta. Alla guida dell’azienda si sono succedute tre generazioni di De Rosa.

Attualmente il Gruppo si colloca in prima linea nell’impiego di modalità di trasporto innovative, sostenibili e sicure, nell’ottica di una politica di decarbonizzazione del trasporto su strada. È infatti tra i pionieri, a livello europeo, nell’utilizzo di mezzi Eco Truck di ultima generazione, alimentati a Lng (Gas Metano Liquido), sempre più efficaci non solo in termini di sostenibilità ambientale ma anche in termini di rendimento del mezzo. Sulla base delle indicazioni fornite dall’Unione Europea con l’obiettivo di ridurre del 30% entro il 2030 le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, l’azienda contribuisce inoltre in maniera significativa allo sviluppo dell’intermodalità, che consente di abbinare al trasporto su strada altre modalità di trasporto meno inquinanti. In tal senso particolarmente decisivo è stato l’impulso dato al trasporto intermodale marittimo a livello europeo – in partnership con il Gruppo Grimaldi - soprattutto per quanto riguarda le rotte del Mar Mediterraneo e del Mar Baltico.

L’impegno del Gruppo Smet per la sostenibilità ambientale si concretizza infine nel ruolo attivo svolto dall’azienda nella fondazione di Alis: l’Associazione logistica della mobilità sostenibile, nata dalla volontà di promuovere il trasporto intermodale in Italia, facendone conoscere i vantaggi alle aziende italiane che operano nel settore dell’autotrasporto. Ma soprattutto con l'istituzione della prima Scuola professionale dedicata alla formazione di autisti sostenibili. I corsi di formazione sono offerti gratuitamente a tutti gli under 35, con l’obiettivo di avvicinare i giovani a una figura professionale che, nei prossimi anni, sarà sempre più importante per le aziende che operano nel settore trasporti. «Siamo i pionieri del trasporto sostenibile nel nostro Paese, grazie alla partnership con Mecar Iveco che ci ha consentito di dotare la nostra flotta di un numero sempre maggiore di Eco Truck alimentati a Lng – spiega l'ad -. Da tempo avevo in mente un’iniziativa di formazione che potesse avere un riflesso decisamente positivo dal punto di vista dell’occupazione giovanile: chi frequenterà questi corsi professionali affronterà infatti con competenze specialistiche il mercato del lavoro, che sempre più richiederà una professionalità specifica nella conduzione dei nuovi Eco Truck. Le opportunità di lavoro saranno interessanti, a partire proprio dalla nostra azienda, che entro il 2022 opererà esclusivamente con mezzi a trazione alternativa».

Per inviare le candidature: www.smet.it.

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