mercoledì 16 ottobre 2019
A Giardini Naxos la Euro-med Convention per fare il punto sugli investimenti anti-inquinamento. L'impegno su 17 nuove navi e il progetto "Supercruise". L'ad Emanuele Grimaldi: armatori facciano di più
Gruppo Grimaldi, la crescita via mare si fa sempre più sostenibile
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Un futuro sempre più "verde" per il trasporto marittimo. Su questo versante è impegnato da tempo il gruppo Grimaldi, che ha rinnovato questo messaggio nella XXIII "Euro-med Convention" a Giardini Naxos, presenti 700 operatori provenienti da ogni parte del mondo. L’amministratore delegato Emanuele Grimaldi (nella foto) ha confermato che si intende proseguire nelle politiche di decarbonizzazione: «I timori ambientali in tutto il mondo impongono questo obiettivo al trasporto marittimo. Gli armatori devono fare il loro dovere». Priorità immediata resta l’adeguamento alla normativa "Imo 2020" sulle emissioni: dal 1° gennaio 2020, il contenuto di zolfo nelle emissioni delle navi non dovrà superare lo 0,5%. Per questo motivo 101 unità della flotta Grimaldi, sulle 130 totali, saranno presto dotate di un sistema di depurazione dei gas di scarico, mentre a partire da gennaio 2020 le restanti navi verranno alimentate con carburante pulito. Tra gli altri investimenti, la flotta del gruppo Grimaldi si amplierà con ulteriori 17 "greenship". Inoltre, il gruppo sta progettando una nuova classe di nave Supercruise da impiegare nel Mediterraneo, che sarà dotata delle più avanzate tecnologie per il rispetto ambientale.
Un primato assoluto del gruppo Grimaldi sono le prime navi del Mar Mediterraneo a zero emissioni in porto: le due ammiraglie gemelle "Cruise Roma" e "Cruise Barcelona". Costruite nel 2008, sono state sottoposte a un complesso intervento di allungamento e restyling portato a termine quest’anno nello stabilimento Fincantieri di Palermo. Grazie a questo intervento oggi le due navi sono entrambe dotate di batterie al litio, in grado di alimentarle durante le soste nei porti senza la necessità di mettere in funzione i diesel-generatori, azzerando le emissioni inquinanti. «L’efficienza energetica non è solo un obbligo morale di fronte alla situazione di grave emergenza ambientale che stiamo vivendo - ha dichiarato Grimaldi -. È anche la chiave di sviluppo per l’intera comunità internazionale: il trasporto intermodale rappresenta infatti una modalità di trasporto più pulita e più economica, in grado di favorire la crescita dell’intero settore. Il nostro impegno per la decarbonizzazione ci ha consentito di raggiungere risultati importanti: negli ultimi due anni il volume di merci trasportate dal Gruppo Grimaldi è cresciuto del 17%, nel contempo abbiamo sensibilmente abbattuto il consumo di carburante e le emissioni di zolfo e polveri sottili per ogni miglio percorso. Gli investimenti che il nostro gruppo ha fatto negli ultimi anni sono molto importanti per quel che riguarda la sostenibilità.
Abbiamo ridotto di un milione e duecentomila tonnellate le emissioni dalle nostre linee in Italia e nelle rotte internazionali». Sulla stessa linea anche Guido Grimaldi presidente dell’Alis, associazione della logistica per l'intermodalità sostenibile: «Abbiamo investito più di 300 milioni di euro in tecnologie "green" per ridurre le emissioni di CO2, e abbiamo fatto un investimento complessivo di circa 1,8 miliardi in trenta nuovi navi che hanno la capacità di 520 semirimorchi - 10 navi che già abbiamo e 20 che arriveranno nei prossimi anni - e che rappresentano l’eccellenza nel settore dei trasporti».

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