sabato 13 aprile 2019
La società di logistica e trasporti sta studiando un progetto che prevede di costruire un nuovo deposito, aggiungere una nave e aumentare l'occupazione
Cento persone da assumere a Cagliari
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Il Gruppo Grendi è pronto a raddoppiare l’investimento sul porto di Cagliari. Sabato 13 aprile, in occasione dell’inaugurazione del magazzino di deposito e distribuzione di Barilla che ha scelto Grendi come nuovo partner logistico per le attività di stoccaggio e distribuzione in Sardegna, la compagnia di trasporti marittimi celebra questo risultato e illustra le strategie future. «Il volano del trasporto nave-terminal-magazzino nel porto di Cagliari si è rilevato vincente, connettendo tutti gli anelli della catena logistica mare-terra con tempistica, impatto ambientale e costi ottimali. È un modello che funziona e che va implementato - afferma Costanza Musso, amministratore delegato M.A. Grendi dal 1828 -. Grendi è pronta a raddoppiare il magazzino: ha già richieste in questo senso dai suoi clienti e sta studiando un progetto che prevede di costruire un nuovo deposito a Cagliari, aggiungere una nave e aumentare l’occupazione di altre 100 persone a magazzino realizzato».

A un mese dall’inizio dell’operatività è stata organizzata una giornata di festa con tutte le persone Grendi che hanno collaborato al progetto: personale di magazzino, padroncini della distribuzione e dipendenti alla presenza di alcuni rappresentanti della logistica e delle vendite di Barilla e First. Più in dettaglio, a valle di un tender, Grendi è subentrata all’operatore logistico Number 1 che Barilla utilizzava precedentemente in Sardegna con un network che prevedeva l’utilizzo di un magazzino localizzato in Villacidro. Nella fase iniziale, durata cinque mesi, Grendi ha assunto direttamente la gestione di Villacidro assorbendo tutto il personale diretto e indiretto. Successivamente, a inizio marzo, le scorte di prodotto e tutte le attività sono state trasferite nella piattaforma del Porto Canale di Cagliari. Lo spostamento è avvenuto a inizio marzo 2019: in un week end sono trasportati e posizionati 3mila pallet di prodotto utilizzando 30 automezzi, 40 persone di magazzino e tutto il team gestione trasporti & amministrazione della sede Grendi di Cagliari, garantendo continua presenza dei prodotti Barilla sugli scaffali dei punti di vendita. È la prima volta che Barilla affida ad un partner alternativo al suo storico operatore logistico le proprie attività distributive di secondo livello. Tale diversificazione è pienamente coerente con la missione aziendale “Buono per te, Buono per il pianeta”, dato che consente la riduzione dell’impatto ambientale del processo distributivo rispetto al network precedente. Inoltre rientra nella strategia di ampliamento e diversificazione del parco di fornitori logistici utilizzati. Dal 1936 Grendi è presente in Sardegna occupandosi di logistica da e per l’isola con magazzini, camion e linea marittima. Il vero sviluppo si è registrato con il terminal portuale in concessione nel Porto Canale di Cagliari (1998) e con il successivo magazzino di distribuzione di 10mila metri quadrati (2013) costruito nell’area retrostante il terminal: il punto di forza è la disponibilità pressoché immediata delle merci dallo sbarco alla distribuzione con risparmio di carburante e di emissioni. Oggi l’occupazione che si riferisce al gruppo nell’isola supera, tra diretti e indotto, le 250 persone tra le sedi di Cagliari e di Sassari.

«La costruzione del primo magazzino Grendi nel porto di Cagliari non è stata semplice e, anche a causa di importanti rallentamenti burocratici, ci sono voluti cinque anni, dall’acquisto del terreno, prima di vedere l’effettivo avviamento dell’attività. Ma il gruppo Grendi ha sempre creduto nella cooperazione per lo sviluppo economico e sociale del territorio nel quale si svolgono le proprie attività», ha ricordato Antonio Musso, ad di Grendi Trasporti Marittimi. In questa logica rientra dunque anche il nuovo piano strategico sulla Sardegna. «Anche per la costruzione del secondo magazzino nell’area vicina al porto la situazione non si prospetta semplice: sembra che l’intera area del Porto Canale sia priva di autorizzazione paesaggistica, per un errore procedurale in fase di costruzione dell’opera, con la conseguenza che al momento appare impossibile costruire qualunque edificio. Le istituzioni stanno cercando una soluzione e i recenti sviluppi sul progetto dello stadio di Cagliari ci lasciano ben sperare per il nostro progetto (che ha altra valenza in termini di dimensioni e mediatici). Auspichiamo che ci siano presto le condizioni per garantire tempi definiti agli investitori e più vicini a quelli di altre realtà: a Piacenza, per esempio, un nostro importante cliente in un anno ha ottenuto la licenza e ha realizzato un magazzino di 100mila metri quadrati dando sviluppo a occupazione e business», conclude Antonio Musso.

Per maggiori informazioni consultare: www.grendi.it.

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