martedì 26 novembre 2019
Jan e Barbara Geertsma-Rodenburg sono una coppia di pescatori che utilizza reti che non danneggiano l’ambiente e garantiscono la qualità
Così la pesca diventa sostenibile
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Jan e Barbara Geertsma-Rodenburg sono una coppia di pescatori della Groenlandia che utilizzano reti eco sostenibili adatte alle specie pescate distaccandosi nettamente dal concetto di pesca intensiva che danneggia l’ambiente e non garantisce la qualità. Pescano nel Waddenzee, una striscia di mare paludoso e fangoso, facente parte del patrimonio Unesco. Entrambi vedono la pesca sostenibile come una soluzione al mantenimento dell’ecosistema: la pesca meccanica infatti qui è proibita e viene raccolto tutto a mano. Vengono pescate le ostriche selvatiche, una specie infestante con il guscio troppo duro per essere mangiata dagli uccelli, che non permette lo sviluppo delle altre specie marine autoctone. Pescando un massimo di 20mila ostriche all’anno riescono a garantire oltre alla loro riproduzione anche il mantenimento di una catena alimentare equilibrata nell’ambiente marino. Vendendo un prodotto non allevato, fresco e venduto localmente, nel rispetto della filiera corta, sono entrati a far parte dei presidi Slow Food con le lodi del fondatore Carlo Petrini.

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