Dopo
una maratona negoziale di
11 ore, per la Grecia arrivano non solo gli aiuti ma anche il
via libera alla ristrutturazione del debito, quello che il
premier Alexis Tsipras ha sempre chiesto.
Ma più della spinta di Atene è servita quella del Fondo
monetario internazionale (Fmi), che ha esplicitamente preteso
dall'Eurogruppo un impegno serio e concreto sull'alleggerimento
del debito prima di farsi coinvolgere nel terzo programma di
assistenza. L'Eurogruppo ha messo nero su bianco questo impegno
e l'Fmi chiederà entro fine anno al suo board di contribuire al
piano.
La riunione dei ministri della zona euro non è stata facile.
Le resistenze della Germania a qualunque azione sul debito prima
della fine del programma erano ben note a tutti. Così come le
'linee rossè dell'Fmi, disposto a far saltare il tavolo di
nuovo pur di avere il tanto atteso accordo sul debito. "Abbiamo
fatto un grande sforzo", ha ammesso il presidente
dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem al termine della riunione
fiume.
Il presidente ha annunciato prima di tutto il via libera alla
seconda tranche di aiuti, 10,3 miliardi che saranno sborsati in
diverse sub-tranche. La prima, da 7,5 miliardi, dovrebbe
arrivare a metà giugno per coprire le scadenze con la Bce di
luglio e parte degli arretrati che il Governo ha accumulato da
ottobre, cioè dall'ultima volta che ha visto denari Ue.
Dijsselbloem si è poi dilungato sull'accordo più importante e
meno scontato, cioè quello con cui si aiuterà la Grecia a
ridurre il peso del debito, salito anche a causa dei prestiti.
"L'Eurogruppo si è accordato su un pacchetto di misure che
saranno immesse progressivamente, necessarie per raggiungere i
target sulle necessità di finanziamento", si legge nel
comunicato finale.
Le prime misure saranno attuate fin da subito, non appena si
completerà la prima revisione del programma, che ormai è
questione di giorni. Si interverrà sui tempi delle scadenze e
sui rischi dei tassi d'interesse, con misure che preparerà l'Esm
"con la massima priorità".
"Sono felice di annunciare che con questo accordo il Fmi
potrà raccomandare al suo board di partecipare al programma
greco entro fine anno", ha detto Dijsselbloem. E il
rappresentante del Fondo, Paul Thomson, conferma: "Questo
pacchetto mette il consolidamento greco su basi solide, abbiamo
fatto tanto, il compromesso è stato faticoso per tutti". Per il
commissario agli affari economici Pierre Moscovici è un
successo: "Abbiamo voltato pagina insieme in questa lunga storia
del programma greco, c'è voluto un lavoro intenso, non era
facile".