martedì 22 maggio 2018
Di recente è stato assunto un trainer certificato che si occupa di formazione e qualità per i baristi. Tre persone in segreteria, officina, amministrazione. E una studentessa all'ufficio estero
Quando la torrefazione crea il lavoro

© 2016 stefano aiti

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Goppion Caffè spegne 70 candeline. E la torrefazione di Preganziol, cittadina appena fuori Treviso, si prepara a festeggiare la ricorrenza con una crescita in positivo. A cominciare anche dall'occupazione. Di recente è stato assunto un trainer certificato che nello specifico si occupa di formazione e qualità per i baristi (sia in caso di nuove aperture che di clienti già acquisiti). Il suo lavoro si divide tra Italia e Germania. Altre tre persone sono state assunte rispettivamente in segreteria, officina, amministrazione. Nell'ufficio estero c'è una collaborazione (contratto a termine) con una studentessa che arriva dall’Università di Trieste – Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Le esportazioni all’estero sono infatti in ascesa al 19% e raggiungono mercati lontani: da Singapore alla Georgia, dall’Iran a Dubai. La torrefazione, in occasione delle celebrazioni, ha inoltre da poco messo in vendita tre latte in edizione limitata decorate con alcune delle fotografie della famiglia reinterpretate dall’artista Alex Miles che racchiudono una miscela 100% Arabica.

«Siamo orgogliosi – spiega Sergio Goppion, presidente dell’azienda – di festeggiare i primi 70 anni della nostra torrefazione. Dalla nascita di Goppion Caffè abbiamo continuato a studiare, selezionare e lavorare i migliori caffè di tutto il mondo, raccontandone le storie e le qualità. Possiamo dire che in questi 70 anni non siamo per nulla invecchiati, ma abbiamo fatto esperienza. Quell’esperienza che oggi ci consente di essere un’azienda moderna e dinamica, grazie anche alle nuove generazioni della nostra famiglia».

La storia della famiglia Goppion comincia nel 1859 quando nasce Luigi, orfano e non riconosciuto, al quale viene attribuito il cognome Goppion. I nipoti Angelo e poi Giovanni, negli anni ‘30, si spostano ad Addis Abeba in Etiopia, dove gestiscono una rivendita di prodotti italiani. Nel 1948 rientrano a Treviso e, insieme agli altri fratelli, acquistano la piccola Torrefazione Trevigiana Caffè, marchio al quale viene aggiunto il nome “Fratelli Goppion”. Negli stessi anni, i nipoti Ottorino e Olivo partono per il Venezuela e a Caracas fondano la torrefazione “Cafè San Antonio – Hermanos Goppion”.

Attualmente, alla guida dell’azienda, ci sono la quarta e la quinta generazione della famiglia, nata con Luigi, il capostipite. Goppion Caffè lavora oggi più di 1,2 milioni di chilogrammi di caffè l’anno. Dal 2016 Goppion è certificata Fssc 22000, il primo standard globale per la sicurezza all’interno del settore dell'industria alimentare e da oltre 20 anni fa parte di Csc, Caffè speciali Certificati, consorzio nato dall’impegno di dieci torrefattori italiani con lo scopo di promuovere la cultura del caffè di qualità, ricercandola direttamente nelle piantagioni in origine. Dal 1997, inoltre, ha iniziato a produrre caffè biologico, certificato da Fairtrade e da Ccpb. Goppion è inoltre tra i fondatori del Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale, candidato al riconoscimento da parte di Unesco come bene immateriale dell’Umanità.

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