sabato 6 gennaio 2018
L'azienda ha attuato spedizioni automatizzate e aumentato la forza lavoro
Globalpesca, dove i robot «creano» posti
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Innovazione tecnologica e strategie vincenti. Più robot ma anche più occupati. La prima azienda italiana ad attuare la spedizione automatizzata con Smarter#1 (sistema che coiniuga meccatronica e digilatizzazione) e a breve con Smarter#2, versione più aggiornata, allo stesso tempo continua ad aumentare la sua forza lavoro. È il caso di Globalpesca spa, che pare aver trovato la ricetta vincente senza mettere contro l’uomo e la macchina. «Nasciamo con la commercializzazione del pesce fresco – spiega Angelo Ruffoni, ceo di dell’azienda – poi per coprire la richiesta del food nella sua totalità abbiamo aggiunto altre linee di conge-lato, freddo e fresco, pasta, riso, salumi formaggi, carne fresca ed altro».

È l’estrema sintesi della storia e del lungo percorso compiuto dalla famiglia piemontese Ruffoni (originaria dell’Isola dei Pescatori, sul Lago Maggiore), oggi giunta alla quinta generazione al 'timone' di Globalpesca spa con sede a Gravellona Toce. Gli albori dell’azienda – anche se l’attuale conformazione societaria nasce nel 1972 – risalgono all’epoca dell’inaugurazione del Traforo del Sempione (1906) oltre un secolo fa 1907 quando il bisnonno Defendente Ruffoni comprava e rivendeva il pesce fresco ai ristoratori dell’Isola Pescatori. Ora la stessa azienda è al passo con i tempi dell’industria 4.0. «Smarter#1 è un progetto pilota di un’azienda austriaca – precisa Ruffoni – di magazzini automatizzati nell’industria ce ne sono tanti ma hanno una finalità limitata allo stoccaggio e non tanto per la spedizione come nel nostro caso. Il difficile non è stoccare un bilico, ma spedire un cartone o una singola bottiglia». Per questo l’obiettivo principale resta sempre quello di soddisfare i desiderata dei clienti. «Un modo per rispondere al nostro settore – ribadisce Lorenzo De Angeli, responsabile marketing e comunicazione – è migliorare il servizio con la clientela che ci vede in media 4/5 volte la settimana». La distribuzione dei 3.500 prodotti della gamma di Globalpesca, grazie all’impiego di 150 tra dipendenti e liberi professionisti monomandatari, copre una rete composta di circa 4.000 clienti in diverse città del Piemonte e Lombardia per un fatturato di 46,5 milioni del 2016.

«Ci rivolgiamo principalmente al mercato della ristorazione», prosegue Ruffoni. Centinaia di ordini quotidianamente raccolti arrivano in maniera informatica all’azienda. «E così oggi il nostro sistema automatizzato prevede con degli algoritmi quello che probabilmente venderemo durante la giornata – spiega il numero uno dell’impresa –. Diciamo che il lavoro si è ottimizzato, infatti stiamo lavorando ad un progetto per il 2018 complessivo di 4,2 milioni di euro che si chiama Smarter# 2. Servirà ad incrementare ulteriormente le consegne giornaliere per diverse migliaia di prodotti Globalpesca». Si tratta di un investimento figlio delle agevolazioni per Industria 4.0, precisa Matteo Cavagnino, responsabile amministrazione e controllo: «La gestione aziendale è quella della 'politica dei piccoli passi' un modo per procedere secondo uno sviluppo sano e ripetibile nel tempo e quindi essere solidi. Questo non significa che non ci si possa innovare, l’innovazione all’interno della nostra azienda fa parte della politica di sviluppo». Come dire che la struttura antica era la manualità, quella moderna e quella del futuro sarà l’automazione.

«Con la differenza che nel nostro caso non significa diminuzione dei posti di lavoro – puntualizzano i vertici di Globalpesca – perché quando abbiamo messo in funzione Smarter 1 abbiamo aumentato di circa 30 unità il numero dei dipendenti. Si è creato un bilanciamento diverso all’interno dell’azienda». Tanto che l’intenzione è quella di continuare a investire sull’occupazione: «Stiamo integrando molti giovani di età tra 22 e 30 anni perché perchè crediamo nella valorizzazione dei giovani e pertanto sarebbe sbagliato non dargli spazio».

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