mercoledì 30 marzo 2016
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ROMA A un anno dal suo debutto sperimentale la dichiarazione dei redditi precompilata ritorna in versione rafforzata. La platea dei potenziali fruitori sale da 20 a 30 milioni di contribuenti: oltre ai 730 saranno disponibili infatti anche 10 milioni di modelli Unico. Soprattutto, si moltiplicano le informazioni fiscali già inserite: l’Agenzia delle Entrate ha raccolto 700 milioni di nuovi dati che permetteranno di indicare nel modulo gli oneri detraibili dal reddito, a cominciare dalle spese sanitarie effettuate (ma non ancora tutte). In pratica quest’anno i precompilati dovrebbero essere più aderenti alla situazione reale del contribuente, permettendo in un maggior numero di casi di accettare la dichiarazione così com’è, senza doverla integrare, chiudendo in tal modo la partita con il Fisco per i redditi 2015. Lo scorso anno nelle dichiarazioni compilate dalle Entrate erano indicati i redditi percepiti, gli immobili e i mutui, ma non le spese sanitarie. Così il 93% dei contribuenti pur utilizzando il precompilato aveva scelto in larga parte (17,6 milioni di modelli su 19) di inviarlo non direttamente ma attraverso un intermediario (Caf o commercialisti). Un modo per «scaricare» sul professionista l’onere di correggere il modello predisposto dal Fisco, di conservare la documentazione e di rispondere di eventuali errori. È evidente però che chi riceverà quest’anno un modello già completo potrebbe decidere di inviarlo da solo all’Agenzia evitando di dover pagare il Caf o chi per lui. Per le spese mediche comunque si tratta di un debutto non ancora completo perché mancheranno i dati dei farmaci da banco acquistati, quelli senza prescrizione medica. Ci saranno invece i 520 milioni di dati raccolti dal Servizio sanitario nazionale e dalle tessere sanitarie. In totale si tratta di 14,5 miliardi di euro di spese, che permetteranno di detrarre dall’Irpef circa 2,7 miliardi di euro complessivi. Saranno indicati poi anche gli oneri sostenuti per l’università, le spese funebri, i dati della previdenza complementare e le spese sostenute per ristrutturazioni edilizie e bonus energia attivati nell’ultimo anno. La nuova dichiarazione precompilata sarà a disposizione dei contribuenti a partire dal 15 aprile. Dal 2 maggio sarà poi possibile confermare i dati o integrarli inviandola all’Agenzia delle Entrate, direttamente dal proprio Pc o attraverso un intermediario abilitato. Tra le modalità di accesso alla dichiarazione precompilata ci sarà da quest’anno anche lo Spid, il nuovo sistema pubblico di Identità digitale valido per tutte le amministrazioni pubbliche. Ma restano utilizzabili anche il codice Pin rilasciato dalle Entrate (che è possibile richiedere on line, negli uffici territoriali, o tramite la app dell’Agenzia) e il Pin dell’Inps. A proposito dei Caf, proprio ieri l’Autorità garante per la privacy ha annunciato l’avvio di un piano ispettivo per verificare il rispetto del trattamento dei dati e le misure adottate dai soggetti che hanno subito violazioni delle proprie banche dati. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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