lunedì 17 settembre 2012
Il 24 settembre si chiuderà il percorso tecnico tra Regione Sardegna e la multinazionale svizzera "Glencore" intenzionata a rilevare lo stabilimento di Portovesme. Cappellacci: «Incontro positivo».​
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​Lunedì 24 settembre si chiuderà il percorso tecnico tra Regione Sardegna e "Glencore" per definire le priorità di intervento delle infrastrutture portuali e stradali per dare una prima risposta alle richieste della multinazionale svizzera interessata a rilevare lo stabilimento "Alcoa" di Portovesme. Lo hanno annunciato il presidente della Regione Ugo Cappellacci e l'amministratore delegato della Portovesme Srl, controllata della Glencore, Carlo Lolliri, al termine del secondo incontro tecnico in vista della cessione dello stabilimento di produzione di alluminio a Portovesme, che si è svolto stamani a Cagliari.In attesa del primo faccia a faccia con un'altra azienda interessata all'impianto, la torinese "KiteGen", i cuirappresentanti saranno a Cagliari questa sera, si guarda all'incontro di mercoledì 19 settembre al Ministero dello sviluppo economico, a cui è stata invitata anche la Glencore per discutere dei costi dell'energia, dopo le richieste avanzate dalla multinazionale svizzera con due lettere indirizzate al Mise.L'ad della Portovesme srl ha confermato che «è vero che esiste un problema del personale che non va assolutamente messo da parte, ma ritengo che il problema più importante sia quello di trovare soluzioni certe sul costo dell'energia. Gli altri problemi con intelligenza e con buona volontà - ha aggiunto Lolliri - si possono affrontare in un percorso più adatto».Secondo Cappellacci, l'incontro di oggi è stato positivo per fare il punto della situazione sulle infrastrutture nelterritorio, che incidono sui costi di produzione riguardo la logistica e la movimentazione delle merci. «Ci auguriamo che mercoledì al Mise si faccia un lavoro analogo a quello fatto oggi  - ha concluso - così da entrare nel dettaglio del problema dell'energia».
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