martedì 30 aprile 2013
​Cresce l'occupazione flessibile, si perdono posti tra i dipendenti. Nel capoluogo lombardo quasi un milione e mezzo di occupati. Alta la partecipazione grazie alle donne (nella foto Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano).
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Sono i giovani i protagonisti delle iscrizioni di nuove imprese nei primi tre mesi del 2013 a Milano, 27 le nuove aperture al giorno, considerando i giorni lavorativi, +20% in un anno. Si tratta di oltre 2mila imprese in tre mesi su un totale di oltre 7mila iscritte, rispetto alle 1.700 circa giovanili dello scorso anno, sempre nel primo trimestre. Scelgono di aprire un negozio, un’attività edilizia, un ristorante o sono nei servizi alla persona, nella finanza. Una risposta alla mancanza di opportunità da parte di chi si affaccia per la prima volta sul mercato del lavoro: ci sono meno assunzioni. La componente penalizzata è quella del lavoro dipendente, per la quale ci sono nel primo trimestre 2013, per tutti inclusi i giovani, 11.000 assunzioni e circa 12.800 uscite, vale a dire circa 1.800 posti di lavoro in meno mentre se si includono i lavori flessibili ci sono più opportunità (20.400 i contratti di lavoro attivati dalle imprese in provincia di Milano, nel primo trimestre 2013 a cui si contrappongono circa 15.300 "uscite). I settori più richiesti: commessi (2.110), ingegneri (1080), operai metalmeccanici (730), cuochi e camerieri (710), bancari e amministrativi (640). Il lavoro è al primo posto nei pensieri dei milanesi tra i settori su cui investire per il futuro: lo dicono circa sette cittadini su dieci e sette imprese su dieci. Milano è motore del lavoro, con un milione e quattrocentomila occupati nella provincia, un tasso di attività elevato (72,1% grazie alla componente femminile, 66,1%), ma cresce il tasso di disoccupazione (7,8%, +1,8% in un anno). Emerge da una elaborazione della Camera di Commercio di Milano, su dati registro delle imprese 2013, Istat 2012, Excelsior per il primo trimestre 2013 (sistema informativo permanente sull’occupazione e la formazione realizzato dalle Camere di Commercio, con il coordinamento di Unioncamere nazionale e il sostegno del Ministero del Lavoro e dell’Unione Europea - relativi alle previsioni di assunzioni delle imprese di Milano e provincia), la Rilevazione continua sule Forze di Lavoro per la Provincia di Milano e l’indagine Camera di commercio - Ispo ad aprile 2013 .“Milano si conferma punto di riferimento per il lavoro e per l’impresa “– ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano –.  Molti giovani, pur penalizzati dalla grande crisi, stanno dimostrando capacità di reazione mettendosi in proprio. E’ importante il ruolo delle istituzioni nel sostegno dell’imprenditoria e dell’occupazione come elemento di tenuta dell’economia. La Camera di commercio è attiva con le altre istituzioni del territorio con diversi bandi dedicati all’occupazione, tra cui il progetto Start che potrà creare nuove opportunità di lavoro”.
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