martedì 19 febbraio 2019
Più connessioni tra pubblico e privato per creare occupazione. Iniziative di Comune e Regione Liguria
Turismo e lavoro, ecco come rilanciarli
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Il confronto e la volontà di superare le difficoltà lavorando con lo spirito di chi ha portato in una grande città come Genova un incremento di turisti del 2,42% (+ 3,69 stranieri, + 1,21 italiani), nonostante il crollo del ponte Morandi e le difficoltà a fare rete. Credere fortemente nel turismo come asset strategico e di ricchezza per l’economia del Paese (il 10% del Pil italiano proviene da questo settore). Di questo e di molto altro si è discusso durante il dibattito pubblico dal titolo Can I get a connection? Nuove opportunità per lo sviluppo del turismo a Genova, svoltosi presso il Grand Hotel Savoia e promosso da Planetaria Hotels, gruppo alberghiero italiano che ha investito ed è presente a Genova da quasi 20 anni.

Alle presenza delle più importanti autorità, tra cui il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e del sindaco della città Marco Bucci, e con una platea composta da numerosi operatori del settore turistico e alberghiero e della stampa internazionale (giornalisti da Spagna e Germania), l’obiettivo del confronto pubblico è stato di creare un Osservatorio permanente e un incubatore di idee per affrontare in un quadro sistemico i punti di forza e di debolezza della città, analizzando nuovi scenari, per rendere la destinazione più appetibile sul mercato. Il tema affrontato è stato quello delle connessioni, l’accessibilità e la promozione della città e lo sviluppo di nuovi mercati.

A introdurre la tavola rotonda, moderata dal direttore del quotidiano Il Secolo XIX Luca Ubaldeschi, è stato il governatore ligure: «Innanzitutto in tema di connessioni, la raggiungibilità del posto in cui soggiornare o visitare è fondamentale per l’offerta turistica. Così come l’atmosfera che si crea attorno a questo luogo. Per esempio oggi l’aeroporto di Ibiza è un caso di successo, con 10 milioni di partenze all’anno. Sull’aeroporto di Genova abbiamo fatto uno straordinario lavoro sia di infrastrutture che di immagine e di connessione con il mondo. Abbiamo ottenuto un record di crescita in termine di percentuale nel 2018. Dobbiamo saper cogliere i grandi flussi turistici del mondo, saperli adattare ad ogni esigenza. Per esempio le Cinque Terre hanno un problema opposto, ossia quello di saper contenere una forte domanda di visitatori. È più un problema di protezione civile che di valorizzazione del territorio. Il comparto dello spezzino è cresciuto molto. Noi abbiamo investito molto sul 5 Terre Express come treno ligure che viaggia su tutto il territorio. Presto sarà brandizzato con la sua livrea grafica “Cinque Terre”. Stiamo investendo di più anche sull’Agenzia Turistica In Liguria, sulla quale abbiamo raddoppiato il budget. Dal 4 di marzo abbiamo prenotato le nostre pubblicità su tutti i principali aeroporti internazionali (Roma, Milano, Parigi) e sul Financial Times e Le Figaro, con una campagna straordinaria che vale 1,5 milioni di euro per sessanta giorni (aprile-maggio). Non sarà un ponte o un treno in meno a cambiare il destino della Liguria. È il sistema che si deve promuovere».

«La nostra amministrazione dal primo giorno si è impegnata nello sviluppo del porto/logistica, dell’industria e della tecnologia, così come del turismo e della la cultura - spiega il sindaco Bucci -. Il turismo deve diventare occasione di business. L’Italia può vivere di solo turismo. Presto 500 milioni di visitatori provenienti dall’Est saranno pronti a visitare l’Italia, dobbiamo intercettarli. Il compito del Comune è di facilitare il lavoro di tutti gli operatori del settore. In città negli ultimi 18 mesi si sono creati ben 7mila posti di lavoro, molti dei quali provenienti dal turismo. Dobbiamo continuare ad investire e lavorare nel turismo. E credere nella politica del marketing territoriale». Diversi i bandi del Comune di Genova che hanno l'obiettivo di incentivare l'imprenditoria e l'occupazione. La conferma arriva dall'assessore comunale al Turismo, Commercio e Artigianato Paola Bordilli: «La nostra è un’azione concreta per favorire l’insediamento di attività di vicinato e artigianali nel centro storico. La partecipazione di enti, associazioni di categoria, cittadini, ma soprattutto persone interessate a vedere i locali è per noi un segnale forte: amiamo Genova e i suoi caruggi, amiamo fare attività e impresa proprio nel cuore della nostra città. Come Comune crediamo fortemente nella riqualificazione di queste zone, siamo e saremo a fianco di tutti coloro che investiranno in una porzione di città dall’enorme potenziale». Il calendario delle visite su appuntamento proseguirà per tutto febbraio e marzo, mentre è previsto un open day dei locali nel mese di marzo. I destinatari del bando sono imprese già costituite o da costituirsi che si impegnano entro 60 giorni ad avviare l’attività imprenditoriale. I locali messi a bando sono di due tipologie: una prima tabella comprende locali destinati prioritariamente a sede principale di nuova impresa o ulteriore sede operativa di impresa esistente, mentre una seconda tabella riguarda locali pertinenziali concedibili a titolo gratuito anche ad attività già presenti sul territorio. Ai fini dell’aggiudicazione sarà tenuto conto di criteri tra i quali la valorizzazione delle specificità del territorio, la promozione dei prodotti locali e l’abbellimento e la manutenzione dei locali, così come indicato nel progetto d’impresa.

Giorgio Palmucci, presidente Confindustria Alberghi e neo nominato presidente di Enit, pensa che «in passato abbiamo perso tante occasioni. Ora il turista è diverso. A Genova il turismo, dati alla mano, è cresciuto, con un 52% di presenze straniere. Bene la riduzione degli alberghi a 1 o 2 stelle, con un incremento di quelli a 4 stelle. In Italia, per chi vuole investire e lavorare nel turismo, c’è spazio per tutti».

La parola poi a Sofia Gioia Vedani, amministratore delegato di Planetaria Hotels: «Ho scelto il titolo dell’incontro ispirandomi al titolo della canzone dei OneRepublic (Can I get a connection), perché io credo che è necessario che tutti dobbiamo essere più connessi tra di noi, più uniti e congiunti. Oggi nonostante siamo sette miliardi di individui sulla terra, spesso ogni uomo si sente solo, a causa della dissipazione dei contatti fisici. La connessione è la soluzione ai problemi anche nel nostro settore turistico. Il nostro Gruppo alberghiero crede in Genova. E ai genovesi chiediamo di superare il luogo comune del “mugugno”. La consueta parsimonia deve essere intesa come sobrietà. Ed essere sobri è un valore aggiunto. Il risparmio è anche sinonimo di Salvezza. Il genovese ha saputo conservare e preservare ad esempio il mare. Dobbiamo perciò costruire insieme un’immagine positiva alla città. Da oggi lanciamo l’hashtag #isavethesea».

Marco G. Malacrida, presidente di Res Hospitality Business Developers partner di Str Global e TrustYou: «Osservando il trend dell’andamento dell’occupazione degli ultimi cinque anni, possiamo constatare come Genova rientra nella media del mercato internazionale. Abbiamo constatato come c’è stata una crescita del 20% soprattutto nei giorni infrasettimanali. Per quanto riguarda la reputazione on line, le recensioni positive sono dell’81,7%, soprattutto in percezione della professionalità, dei servizi per il business e per le attrazioni della città. Meno invece sulla percezione dell’atmosfera (luci, arredi) e del rumore. Chi dorme male in una città è difficile che torni».

Alberto Yates, responsabile Italia Booking.com: «Su Booking.com ogni giorno un milione di persone prenotano il proprio soggiorno in una città o località. A Genova abbiamo un ufficio con sette collaboratori. Posso consigliare che per migliorare l’offerta è necessario personalizzare l’esperienza, dal momento della scelta fino all’acquisto. Bisogna saper seguire bene le richieste dei clienti fin dalla fase iniziale e dare un riscontro immediato. I luoghi più consigliati a Genova dai nostri clienti sono, nell’ordine di preferenza ordine: il centro storico, il Porto Antico, l’Acquario, l’architettura e il cibo. Per quanto riguarda la provenienza abbiamo notato come la Svizzera, la Francia e la Germania hanno più capacità di spesa. I tedeschi prenotano più ad aprile (Pasqua), i russi a marzo».

La tavola rotonda ha affrontato il tema della connessione della città. Per il direttore del master in Economia del Turismo dell'Università Bocconi, Magda Antonioli «la domanda è cambiata. Bisogna saper trovare spunti accattivanti. Il fattore competitivo è diverso dalla competitività. Bisogna fare più investimenti di nicchia. Dobbiamo fornire più risposte diverse ai turisti contemporaneamente. Ad esempio saper rispondere allo stesso tempo sia al visitatore dello street food che quello del lusso. Dobbiamo in poche parola essere più attenti alla qualità oltre che alla quantità delle richieste».

La parola poi a Luigi Attanasio, presidente della Camera di Commercio di Genova: «Le nostre imprese devono avere una cultura digitale più forte per adeguarsi al mercato. Ed essere attendi ad ogni dettaglio. Ad esempio, se i francesi sono i turisti stranieri più presenti, perché non avere una toponomastica in francese maggiore in città? Ci vuole più marketing contestuale. Ad esempio conviene realizzare i congressi nei mesi con meno prenotazioni alberghiere».

Giovanni Berrino, assessore al Turismo della Regione Liguria: «Con la nostra decisione di introdurre la tassa di soggiorno, i Comuni sono obbligati a spendere questa risorsa in promozione o realizzazione di manifestazioni, anche se io consiglio sempre a perseguire la prima, in quanto spesso le manifestazioni sono fini a se stesse». È stato perfino siglato il Patto per il lavoro nel turismo fra Regione e parti sociali. Per aiutare le imprese a rispondere al meglio al processo di destagionalizzazione che sta modificando in maniera significativa i flussi, la misura - contenuta in un bando europeo in scadenza a fine maggio - prevede bonus occupazionali consistenti e semplici da richiedere, che favoriscano la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato o, qualora di carattere stagionale, di una durata di almeno otto mesi. Alberghi, villaggi turistici, strutture extra alberghiere, camping e imprese balneari potranno usufruire di bonus assunzionali da un minimo di 3mila euro - per un contratto di almeno otto mesi - sino a 6mila euro per contratti a tempo indeterminato. Il bonus è aumentato di un ulteriore 10% se l’impresa è iscritta al registro dei datori di lavoro socialmente responsabili e se il lavoratore assunto è inserito dal Comune nel Progetto Rei per il superamento delle condizioni di povertà attraverso l’inclusione sociale e lavorativa. Il bonus sarà aumentato di un ulteriore 25% se il lavoratore assunto appartiene alle categorie protette e l’azienda effettua assunzioni oltre gli obblighi di legge, o se le assunzioni conseguono ad accordi posti essere dalle parti sociali. Finora sono pervenute 192 domande, per un totale di agevolazioni richieste di circa due milioni di euro. I contratti proposti ammontano a 781 (per il 20% assunzioni a tempo indeterminato).

Pietro Paolo Giampellegrini, commissario straordinario dell'Agenzia in Liguria, invita «a confrontarsi con tutti gli operatori (consorzi, comuni, aziende…). Le parole chiave per me sono la connessione, il confronto, l’ascolto e soprattutto la programmazione».

Per Cesare Torre, responsabile Marketing territoriale e Promozione della Città del Comune di Genova «la principale motivazione nella scelta del turista che viene a Genova è il patrimonio artistico Unesco e il centro storico. La frase che ascoltiamo dai turisti “Genova è sorprendente” ritorna sempre tra le persone intervistate. Tra i nostri strumenti più efficaci rientrano gli educational con la stampa nazionale e internazionale. Dal 2012 l’imposta di soggiorno per il 60% viene investita in promozione di concerto con la Camera di Commercio e la Regione, con le quale abbiamo un confronto quotidiano. in questi anni abbiamo fatto parte di un panel di città europee (come Liverpool e Utrecht) per un confronto continuo sulle buone pratiche sul turismo. Ci siamo confrontati con loro su progetti come i city branding e la promozione sui social media».

Secondo Giovanni Mondini, presidente Confindustria Genova, «i driver principali devono essere il porto e la logistica, il turismo e l’hi-tech. I nostri imprenditori devono saper vedere un po’ più lungo e credere nella città».

Paolo Odone, presidente Aeroporto internazionale Cristoforo Colombo, ritiene infine che «Genova è un po’ come un porcellino-salvadanaio che si deve ancora rompere. Dobbiamo andare oltre i Rolli Days. Noi come aeroporto non abbiamo perso un solo cliente. Anzi abbiamo creato delle navette in più tra città e aeroporto. Easyjet presto dovrebbe portare una nuova rotta qui a Genova».

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