martedì 14 luglio 2020
Cofoundry, giovane e dinamica realtà imprenditoriale milanese, apre la sua sede a Palazzo Lauro, parte del “Sistema dei Rolli”, patrimonio dell’umanità dell’Unesco
L'interno di Palazzo Lauro a Genova

L'interno di Palazzo Lauro a Genova - Cofoundry

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In questo momento di incertezza economica, c’è chi guarda avanti con coraggio e lungimiranza e punta su Genova, sulla sua bellezza ed attrattività in termini di possibilità lavorative. Cofoundry, dinamica realtà imprenditoriale milanese guidata da Erica Turchetti già presente con la sua attività di coworking a Milano dal 2017, decide di espandersi e arriva a Genova. Sceglie una location unica: Palazzo Lauro, già Palazzo Nicolò Lomellini (fondato alla fine del XVI secolo) in Piazza della Nunziata 5, che custodisce millenni di storia genovese ed è parte del Sistema dei Rolli, nominato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Cofoundry, tipologia di coworking nativo, si presenta con una formula unica ed innovativa rispetto agli altri coworking: quella di creare una sinergia magica tra storia, inteso come contesto architettonico di pregio, ed innovazione che connota la formula che propone. Cofoundry nasce su tre Co: coworking, cobusiness, community. La formula è quella di un coworking che punta sulla particolarità ed unicità di location storiche - individuate secondo criteri di pregio, rappresentanza ed accessibilità in termini di vicinanza ai trasporti (stazioni ferroviarie e mezzi pubblici) ed anche economica (con formule personalizzate e flessibili) con l’obiettivo di coinvolgere i già clienti ed i potenziali coworker ad affermare il loro brand. Cofoundry si distingue dagli altri coworking inoltre perché offre una duplice possibilità: avere uffici privati chiusi o spazi condivisi open space con desk dedicati.

«Qualunque cosa possiate fare o sognare di fare, dovete iniziare a farla - questo è il motto che guida Erica Turchetti, fondatrice e amministratore delegato di Cofoundry -. Ci caratterizziamo per la scelta di location storiche uniche - come Palazzo Lauro - e per la nostra formula, flessibile e personalizzabile: ciascuno mantiene la sua identità ed il suo brand. Ma non solo. Per noi l’importante è anche creare occasioni di incontro, attraverso eventi ad hoc promossi da noi o dai nostri coworker, per favorire lo sviluppo di nuovi business, con l’obiettivo di creare una vera e propria community. Appena ho visto Palazzo Lauro me ne sono innamorata ed ho deciso di portare anche qui Cofoundry. Le condizioni di business c’erano già nella nostra sede milanese, nella magica cornice della Fonderia Napoleonica Eugenia in zona Isola, lavorano alcuni coworker genovesi che si sono dimostrati interessati a mantenere la loro sede milanese e a prenderne una anche a Genova».

A Palazzo Lauro, Cofoundry dispone di spazi al IV e al V piano dedicati al coworking, con spazi coworking e uffici arredati, mentre il VI piano è dedicato alle attività della community, con sale riunioni, sale per la formazione, area break e ristoro, spazio eventi, la meravigliosa terrazza con vista mozzafiato su Genova. A disposizione di ciascun coworker la linea fibra veloce e cavo lan, linea fissa telefonica, reception dedicata (dal lunedi al venerdi dalle 9 alle 18.30), ritiro posta e pacchi, accesso al proprio ufficio/desk (tramite accesso elettronico) 24 ore su 24, sette giorni su sette. Inoltre è disponibile anche la connessione Milano/Genova con reception remota e l’utilizzo degli spazi sale riunioni e desk nella location milanese e in quella genovese.

«Il fascino di Palazzo Lauro, già Nicolò Lomellini - spiega l’architetto Stefano Libanati, incaricato dalla nuova Proprietà - risiede nei millenni di storia che custodisce. È nato alla fine del XVI secolo, dimora suburbana di Nicolò Lomellini, padre di Giacomo, grande doge della Repubblica genovese. Dopo diversi passaggi di proprietà, subisce ingenti danni per i bombardamenti del 1943. L’intervento di ricostruzione affidato all’Architetto Robaldo Morozzo della Rocca si deve al coraggio dell’armatore Achille Lauro, che nel 1950 stabilisce qui la sede della sua compagnia di navigazione. Il Palazzo segue le sorti del suo “comandante”: due anni dopo la sua morte (1982) la Compagnia fallisce. Seguono anni di abbandono, nel 2003 il Palazzo viene acquistato e portato all’antico splendore, con un piano di restauro e recupero architettonico, grazie alla lungimiranza di una realtà imprenditoriale milanese, già presente a Genova nel settore alberghiero. Il Palazzo, con le altre residenze della famiglia Lomellini, è parte integrante dell’esclusivo “Sistema dei rolli”, dichiarato patrimonio dell’umanità dell’Unesco».

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