martedì 26 febbraio 2019
“Dalla ricostruzione all’occupazione” è il filo conduttore dell’evento in programma il 26 e 27 febbraio al Palazzo Ducale
Il Palazzo Ducale a Genova ospita il Festival del lavoro

Il Palazzo Ducale a Genova ospita il Festival del lavoro

COMMENTA E CONDIVIDI

Dalla ricostruzione all’occupazione è il filo conduttore di “Verso il Festival del lavoro 2019”, l’evento in programma il 26 e 27 febbraio 2019 al Palazzo Ducale di Genova. «Partiremo dalla necessità di tornare a investire in infrastrutture e grandi opere per far ripartire economia e occupazione. Ne parleremo insieme a numerosi rappresentanti del mondo delle istituzioni, della politica e dell’economia, perché siamo convinti che mettendo più risorse sulle opere pubbliche il settore dell’edilizia potrà ripartire, creando conseguentemente nuovi posti di lavoro e un aumento dei consumi». È quanto ha anticipato Rosario De Luca, presidente della Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro, illustrando i temi trattati nel corso della due giorni della decima edizione del Festival del lavoro, la kermesse annuale di confronto, approfondimento e formazione sui principali temi del lavoro e dell’economia, organizzata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e dalla Fondazione Studi, che quest’anno si svolgerà dal 20 al 22 giugno al Mi.Co. di Milano.

Un evento voluto dai professionisti nel capoluogo ligure per mettere l'accento sulla necessità della ricostruzione dopo il crollo di Ponte Morandi, e per sottolineare l'urgenza di far ripartire le infrastrutture in Italia, usandole come leva per lo sviluppo. «Genova, suo malgrado, ha un grande valore simbolico per i temi che tratteremo durante la due giorni e che riteniamo fondamentali - spiega De Luca -. Dopo la tragedia dello scorso 14 agosto, la città è divenuta simbolo delle carenze infrastrutturali del Paese, di fronte alle quali è necessario mettere in campo interventi concreti. Investire nelle grandi opere, in particolare nell’edilizia, significa innanzitutto scongiurare sciagure come quella del crollo del Ponte Morandi, dove a “cedere” è stato un modello di inefficienza e negligenza, mascherate da false logiche di risparmio sulla spesa pubblica. Vuol dire anche investire nelle numerosissime imprese che operano nel settore edile, nel vasto indotto produttivo, nelle migliaia di posti di lavoro coinvolti, nelle economie locali. A Genova, dunque, cercheremo di alimentare il dibattito a favore del ritorno agli investimenti infrastrutturali, gli unici in grado di favorire la crescita e generare ricadute positive per l’intero Paese».

Sono state presentate due analisi dell’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro: la prima sulla crisi del settore edile e sulle drammatiche conseguenze sullo sviluppo dell’Italia; la seconda sugli effetti del crollo del Ponte Morandi su economia, occupazione e integrazione sociale a sei mesi di distanza dal tragico evento.

«Dopo gli accordi stretti con la Provincia Autonoma di Trento e la Regione Emilia-Romagna - sottolinea De Luca - la due giorni a Genova sarà occasione per promuovere l’asseverazione tra le imprese liguri attraverso il protocollo d’intesa che il Consiglio nazionale dell’Ordine siglerà con il Comune di Genova. Affronteremo anche il tema riguardante il ruolo e il contributo che le Casse di previdenza dei professionisti possono dare all’economia reale e le misure a sostegno dell’occupazione. Dallo smart working al welfare aziendale, dai contratti di prossimità alle politiche attive del lavoro, fino alle ultime novità normative introdotte con il decreto Dignità, la legge di Bilancio 2019 e il decreto su reddito di cittadinanza e quota 100».


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: