giovedì 25 giugno 2020
La compagnia triestina investirà 300 milioni (con opzione su altri 200) nell'aumento di capitale che il la compagnia veronese deve portare avanti per venire incontro alle richieste dell'Ivass
Una delle sedi veronesi di Cattolica Assicurazioni

Una delle sedi veronesi di Cattolica Assicurazioni - Cattolica

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Sarà Generali a sottoscrivere più della metà dell’aumento di capitale che occorre a Cattolica Assicurazioni, a patto che i soci del gruppo assicurativo veronese accettino la sua trasformazione da cooperativa a società per azioni. Le due aziende hanno annunciato l’avvio di una partnership strategica approvata ieri dai due consigli di amministrazione.

La partnership si fonda su tre elementi. Il primo sono accordi industriali e commerciali su quattro attività: gestione dei patrimoni, Internet delle cose, salute e riassicurazione. Il secondo elemento è la partecipazione di Generali con 300 milioni di euro all’aumento di capitale da 500 milioni che Cattolica deve portare avanti entro l’autunno per venire incontro alle richieste dell’Ivass, l’ente di vigilanza sulle assicurazioni. L’ingresso di Generali nel capitale di Cattolica è condizionato alla trasformazione della compagnia da cooperativa a Spa (con relativo abbandono del voto capitario) dal 1° aprile del 2021 e modifiche allo Statuto tra le quali il diritto di veto di Generali all’Assemblea dei soci rispetto ad alcune «materie rilevanti», la nomina di 3 membri del Cda. Con questa operazione Generali sarà il primo azionista di Cattolica, con una quota del 24,4%, e potrà aumentare ulteriormente la sua partecipazione sottoscrivendo in opzione il successivo aumento di capitale per altri 200 milioni di euro.

Cattolica convocherà l’assemblea straordinaria entro il 31 luglio per deliberare la trasformazione in Spa mentre entro il 15 di luglio il Cda approverà l’aumento di capitale da 300 milioni (con l’emissione di 54,054 milioni di azioni da 5,55 euro l’una) e la seconda tranche, in opzione, per altri 200 milioni di euro.

Marco Sesana, country manager e ceo di Generali Italia ha parlato di una «opportunità unica, oggi in Italia, di crescita profittevole nell’asset management e nei servizi innovativi ai clienti danni». Paolo Bedoni, presidente di Cattolica, e il direttore generale Carlo Ferraresi hanno sottolineato che questa operazione «rappresenta un progetto rilevante nella storia di Cattolica che, con l’obiettivo di preservare la centralità del territorio, dei clienti e dei dipendenti, offre un'importante opportunità di creazione di valore per i soci e azionisti».

Per questa operazione gli advisor di Generali sono stati Rothschild per la parte finanziaria e gli studi legali Gianni Origoni Grippo & Partners e Tremonti & Associati. Cattolica è stata assistita ida Kpmg e dallo studio legale dell'avvocato Mario Cera.

L'ingresso di Generali in Cattolica Assicurazioni ha entusiasmato gli investitori: per diversi minuti a Piazza Affari il titolo di Cattolica non è riuscito a fare prezzo, poi è schizzato con un +44% che l'ha portato a 5,24 euro. A metà seduta le azioni Cattolica hanno ridotto il rialzo e guadagnano il 30%.

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