lunedì 18 luglio 2011
In Italia si consumano gelati per 2,5 miliardi di euro prodotti in 30mila gelaterie artigianali. I corsi per imparare una professione che apre anche la strada per chi vuole diventare imprenditore all'estero.
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Da quello semplice con la panna, zucchero e frutta fresca, a quello di origano con pistacchi di Bronte il gelato è poesia, tecnica ed educazione al gusto del territorio. In Italia consumi da record, 2,5 miliardi di euro nel 2011 per il gelato artigianale che si conferma essere un piacere irrinunciabile per gli italiani in tutte le stagioni. È quanto stima Coldiretti nel sottolineare che la scelta di ingredienti più genuini e naturali, a partire dal latte fresco e dalla frutta locale, è una tendenza che si consolida nell’offerta delle oltre 30mila gelaterie presenti in Italia. E il gelatiere diventa protagonista, non solo deve imparare a mantecare, produrre torte di tutti i tipi, granite siciliane, ghiaccioli artigianali, semifreddi. Deve essere guidato nell’acquisto delle attrezzature e la realizzazione degli impianti. E poi può partire alla conquista del mondo. In particolare ha colonizzato la Germania, la Svizzera, l’Austria. La sfida? Esportare il cono italiano nel mondo per realizzare un sogno. E anche per combattere la crisi.Svolgere questo mestiere significa dare spazio anche alla propria creatività con la realizzazione di ricette di propria fantasia e nuovi modi di degustazione dell’alimento. In particolare il gelatiere conosce bene le materie prime per la preparazione del gelato, sa dosare e miscelare gli ingredienti, usare strumenti, impianti di refrigerazione e macchine per fare il gelato, possiede doti creative e manuali. È preciso e sa decorare al meglio i suoi prodotti, conosce le norme per una corretta conservazione e trasformazione di ingredienti e prodotti, conosce le norme igienico-sanitarie e di sicurezza sul lavoro. Non è necessario possedere un titolo di studio specifico, è sufficiente aver assolto l’obbligo scolastico. Per iniziare la carriera di gelatiere è utile frequentare un corso di formazione che permetta di mettere in pratica le conoscenze teoriche apprese. Solo dopo aver maturato esperienza sul campo, si può arrivare a gestire un laboratorio o un’attività propria. L’aggiornamento costante, inoltre, è una delle prerogative di questo mestiere: chi svolge la professione deve essere, infatti, alla continua ricerca di nuove ricette e proposte per i clienti. Chi pensa che fare il gelatiere sia un mestiere semplice non sta pensando a tutte le attività che l’imprenditore deve svolgere per avere successo. Creare nuovi gusti, proporre nuovi modi per degustarlo è sicuramente la parte più appassionante della professione. Ma una gelateria è una piccola azienda e in quanto tale deve dare degli "utili" all’imprenditore.Basti pensare alla durata della stagione, che continua in molti casi fino alla fine di novembre, se non tutto l’anno per chi opera nei centri commerciali. Una gelateria può essere molto redditizia…se gestita bene. Serve un business plan per verificare, prima di partire, la solidità del progetto. Soprattutto all’inizio, per chi non ha dimestichezza con il sistema economico e fiscale, non è semplice: piuttosto che sbagliare è meglio affidarsi ai servizi di un esperto in materia. Scuole ed enti di formazione specializzati offrono corsi di marketing ed economia finalizzati alla gestione di attività imprenditoriali come lo start-up di una gelateria. Come produrre un buon gelato, quali materie prime e ingredienti selezionare, che tipo di macchinari scegliere, ma anche le migliori strategie di marketing e comunicazione da adottare. Queste e altre sono solo alcune delle competenze di cui un buon gelatiere non può fare a meno, e che richiedono continuo aggiornamento.

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