lunedì 21 ottobre 2019
Marco De Benedetti replica al padre: non siamo un gruppo da risanare
Carlo De Benedetti (Ansa)

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Marco De Benedetti e suo fratello Rodolfo continueranno con impegno a svolgere il ruolo di azionisti di Gedi in modo da garantire il migliore futuro alla società, che non è un gruppo da risanare. Lo scrive in una lettera ai dipendenti Marco De Benedetti, presidente di Gedi, rispondendo alle recenti critiche rivolte dal padre Carlo De Benedetti alla gestione del gruppo editoriale.

Oggi il consiglio di amministrazione ha approvato i risultati dei primi nove mesi, chiusi con un rosso di 18,3 milioni di euro anche a causa degli effetti della cessione di Persidera (era positivo per 7,8 milioni l'analogo periodo 2018) e ricavi in contrazione a 441,5 milioni. E per l'intero anno il gruppo editoriale non vede evoluzioni di mercato diverse da quelle dei primi nove mesi. Lo scorso 11 ottobre De Benedetti ha presentato un'offerta per il 29,9% del capitale di Gedi in mano Cir a 0,25 euro per azione, ritenuta irricevibile dalla holding dei figli Edoardo, Marco e Rodolfo che controlla il 43,6% della società editrice de la Repubblica e de La Stampa.

Qualche giorno dopo De Benedetti, in un'intervista, aveva criticato la gestione del gruppo da parte dei tre figli definendola "del tutto inefficace" perché "non sanno fare gli editori". L'obiettivo dell'ingegnere è quello di realizzare un intervento in due tempi: prima il rilancio del gruppo e in seguito il trasferimento delle azioni a una fondazione cui parteciperanno rappresentanti dei giornalisti e dirigenti. Mentre agli attacchi personali Marco De Benedetti scrive di non voler formulare commenti, ai giudizi sulla situazione del gruppo replica dicendo che "siamo molto meglio di come veniamo dipinti".

"Non siamo un gruppo sconquassato, non siamo un gruppo da risanare, non siamo una barca senza timoniere", afferma. "Voglio assicurarvi, da azionista, che teniamo molto a questo gruppo, sul quale ci impegniamo con il senso di responsabilità che abbiamo e sentiamo nei confronti di tutte le nostre attività", prosegue. Nella nota sui conti anche il Cda di Gedi ha risposto alle critiche di Carlo De Benedetti, spiegando che il gruppo "adotta misure idonee ad affrontare il futuro, l'investimento e lo sviluppo e creare valore sostenibile". In Borsa il titolo ha chiuso in calo del 6,1% a 0,293 euro, recuperando dai minimi di seduta a 0,285 euro. Secondo un trader, il recente balzo del titolo "non era legato al business, ma a diatribe relative al controllo del gruppo. Oggi il mercato ha prezzato i risultati".

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