venerdì 5 settembre 2014
Disatteso l’impegno previsto dal programma europeo di proporre un’occasione di tirocinio o un contratto di lavoro ai ragazzi iscritti. Simoncini: "Molte differenze tra Regioni. La crisi pesa, ma i servizi si sono attivati"
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La Garanzia è scaduta. A quattro mesi dall’avvio, l’ultimo report del ministero del Lavoro sulla Garanzia giovani certifica che l’impegno previsto dal programma europeo di proporre un’occasione formativa, di tirocinio o un contratto di lavoro ai ragazzi iscritti è stata purtroppo disattesa. E che, nonostante siano ancora in crescita, anche le iscrizioni dei giovani stanno scemando, così come l’entusiasmo per un’operazione sempre più farraginosa.Gli ultimi dati. Al 4 settembre gli iscritti sono 179.439, in crescita rispetto ai 138mila di fine luglio, ma con una progressione (+41mila) che inizia ad essere inferiore a quella dei mesi precedenti. È probabile che il mese di settembre, al contrario di agosto, registri una ripresa di adesioni, ma occorre ricordare che i giovani con meno di 29 anni che né lavorano né studiano né sono in formazione – cioè il target principale dell’iniziativa – sono ben 2,2 milioni e che dunque per ora gli iscritti rappresentano l’8% circa del bacino di riferimento. Quasi il 40% degli aderenti risiedono in Sicilia, Campania e Lazio.Ancora pochi colloqui. Il programma europeo prevedeva due scadenze. La prima riguarda la presa in carico di chi si iscrive. Entro due mesi, infatti, il giovane deve essere chiamato dal Centro per l’impiego di riferimento per un primo colloquio. Ad oggi, complice anche la mezza pausa agostana, sono stati effettuati appena 26.668 colloqui e sono stati chiamati dai servizi 41.989 ragazzi. Se si considera che due mesi fa erano iscritte già 110mila persone i colloqui effettuati finora non rappresentano neppure il 20% di quanti, secondo la Garanzia, se ne sarebbero dovuti fare.Le offerte aumentano ma sono sempre poche. Sul portale nazionale sono attualmente indicate 15.165 opportunità di lavoro, quasi raddoppiate rispetto alle 8.733 di fine luglio. Si tratta però pur sempre di meno del 10% rispetto al numero degli iscritti. La maggior parte delle offerte proviene ancora da agenzie per il lavoro, come segnalato dal Centro studi Adapt, diretto da Michele Tiraboschi. Si tratta per il 75% di lavoro a termine, per il 12% contratti a tempo indeterminato, il 7% sono tirocini e il 3% offerte di apprendistato. Solo il 13,9% riguardano il Sud, mente per il 71% sono concentrate al Nord.Nessuna proposta di lavoro. Il rapporto di monitoraggio del ministero tace sul punto, ma da quanto risulta nessun giovane ha finora ricevuto la proposta concreta di avviamento a un tirocinio o ha firmato un contratto di lavoro. Se si considera che a una settimana dall’avvio – quattro mesi fa – erano già 30mila gli iscritti, si ha la misura di quanto anche questa seconda scadenza sia stata disattesa (neppure i colloqui effettuati arrivano a 30mila!). Insomma, la Garanzia è scaduta. Anche se gli operatori mettono le mani avanti e interpretano la regola europea in maniera più "flessibile", facendo partire il conteggio dei 4 mesi per l’offerta concreta non dall’iscrizione ma dalla firma del contratto di attivazione dopo il primo colloquio.Il commento delle Regioni. «Non potendo offrire a tutti un posto di lavoro, vista la crisi che stiamo vivendo, la vera Garanzia è quella di un’attivazione e di una presa in carico dei giovani da parte dei servizi pubblici – commenta Gianfranco Simoncini, assessore al Lavoro in Toscana e coordinatore per le Regioni –. Da noi almeno le offerte formative sono già state proposte e i colloqui hanno coinvolto oltre il 70% degli iscritti. È vero però che c’è una grande disparità fra le diverse Regioni. E siamo ancora in attesa sia del trasferimento dei fondi da parte dello Stato sia degli incentivi alle assunzioni promessi».
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