venerdì 17 ottobre 2014

Aumentano le iscrizioni e crescono i giovani presi in carico (ma sono sempre solo un quarto). E uno studio Adapt rivela: pochi fondi per l'apprendistato che dovrebbe essere lo strumento principe per dare lavoro

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Continuano le registrazioni a l programma Garanzia giovani (sono 250.772) e crescono anche le prese in carico (59.157, il 24%), ma stenta a decollare la fase più importante: quella dell'offerta effettiva ai ragazzi di un percorso di formazione, di un'occupazione o della partecipazione a un tirocinio. Questo anche perché le Regioni non riescono o non sanno spendere i fondi, pure consistenti, legati al programma europeo. E' il quadro che si ricava dalla lettura congiunta dell'ultimo monitoraggio del ministero del Lavoro - che segnala anche la presenza sul portale complessivamente di 25.747 occasioni di lavoro, di cui 6.041 attualmente attive - e di una ricerca del centro studi Adapt.

"Le misure sulle quali si è investito di più, i tirocini a cui è stato destinato il 21,3% delle risorse complessivamente disponibili, e la formazione su cui si è investito il 20,3% delle risorse stesse, non hanno fruttato grossi risultati - sottolinea lo studio Adapt -. In parte perché all’atto pratico le risorse sono bloccate a causa della farraginosa burocrazia che ci caratterizza, impedendo alle imprese di fruire in maniera immediata delle risorse. Dall’altra parte la curva della domanda non incontra quella dell’offerta di lavoro".

I Paesi che registrano minore disoccupazione giovanile e incidenza dei Neet - Germania, Austria, Paesi Bassi, Lussemburgo, Svezia e Finlandia - sono gli stessi che hanno puntato decisamente sull’apprendistato. Da noi, invece, si continua a "snobbare" questo strumento. "All'apprendistato è stato destinato appena il 4,5% delle risorse complessive - nota ancora Adapt -. Addirittura alcune Regioni, come il Piemonte, il Veneto, la Liguria, la Sardegna e l’Umbria, hanno deciso di non investire alcuna risorsa su questa misura. Eppure secondo le stime di Eurofound i costi che il nostro Paese sostiene ogni anno per la mancata inclusione dei Neet ammontano all’1,7% del Pil, e sono pari a 26,327 miliardi di euro. Si tratta del prezzo più alto pagato in Europa. Sarà un segnale che dovrebbe farci cambiare rotta?"

E che le Regioni siano in forte ritardo lo testimonia lo stesso report del ministero del Lavoro che segnala come in Calabria sia stato pubblicato l'avviso pubblico per l'istituzione dell'elenco regionale dei soggetti accreditati e affidamento dei servizi per il lavoro connessi alla Garanzia giovani; in Puglia è stato pubblicato il bando multimisura; nelle Marche è stato approvato il regolamento regionale per i tirocini; in Sardegna l'avviso pubblico per la richiesta di incentivi da parte delle imprese... eccetera. Il tutto a quasi 6 mesi dall'avvio del programma europeo.

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