sabato 3 maggio 2014
Per un gruppo di ricercatori coordinati da Michele Tiraboschi (nella foto) «il sito web nazionale  messo a punto per aderire al programma non è ancora pienamente attivo , la campagna di comunicazione per la diffusione del piano non è ancora stata avviata e solo poche Regioni hanno firmato una Convenzione con il Ministero del lavoro».
Garanzia giovani, Adapt: rischio paralisi altissimo
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"La Garanzia giovani, avrebbe dovuto costituire, una prima risposta concreta all'emergenza occupazionale, destinata ad arrivare in un giorno in un ben preciso momento, in una data particolare. Avrebbe dovuto risuonare come un incoraggiamento per quei cinque milioni di ragazzi con meno di 25 anni che nel nostro Paese non hanno un lavoro. Così non è stato". È l'analisi che un gruppo di ricercatori di Adapt, coordinati da Michele Tiraboschi, ha elaborato sull'attuazione italiana del programma europeo Youth Guarantee."Il sito web nazionale (www.garanziagiovani.gov.it) messo a punto per aderire al programma - nota lo studio di Adapt - non è ancora pienamente attivo , la campagna di comunicazione per la diffusione del piano non è ancora stata avviata e solo poche Regioni hanno firmato una Convenzione con il Ministero del lavoro"."Eppure molte delle risorse a disposizione sono già state spese per la messa a punto del portale. Non ci sono fonti ufficiali sul punto: vi è chi parla di 200 milioni di euro, il ministero parla di un milione di euro. In ogni caso troppo, per quel poco che ci si trova". E "il rischio paralisi è altissimo. A pagarne il prezzo sono cinque milioni di ragazzi che attendono delle risposte che continuano a non arrivare, commentano i ricercatori Adapt. Frammentario il quadro delle convenzioni: "A oggi - evidenzia lo studio - risultano firmate le convenzioni tra il Ministero del lavoro e Emilia Romagna Valle d’Aosta, Sardegna, Lazio, Veneto, mentre in Umbria, Sicilia, Campania, Puglia, Friuli Venezia Giulia la firma sembra imminente". "In Lombardia, in Toscana e nelle Marche, per esempio, il programma sembra essere stato attivato, ma non sono reperibili i testi delle Convenzioni e dei Piani attuativi"."Attuare la Garanzia giovani e dare avvio ad essa il primo maggio, aveva o meglio avrebbe dovuto avere, un significato anche simbolico: dimostrare con i fatti che il nostro Paese crede ancora nel proprio domani, che sta lottando a muso duro con lo sguardo dritto aperto nel futuro, investendo su quella generazione che può ancora invertire le sorti di un Paese miope, che oggi lotta solo per la sopravvivenza".Anche se, dicono i ricercatori Adapt "la Garanzia da sola non sarebbe bastata, ne basterà a ridare ossigeno ad un sistema asfittico, sarebbe stato qualcosa". "Per un motivo ben preciso: essa reca in sé la forza e la potenza di un progetto che guarda avanti e non indietro. E non è poco. Ma anche questo primo maggio ha dovuto fare a meno del coraggio di chi aveva preso impegni ben precisi con qui 6 milioni di ragazzi che vivono nel nostro Paese".
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