martedì 17 ottobre 2017
Se in Francia il tasso di povertà nazionale è attorno al 14%, esso è di circa il 20% fra i bambini e i giovani, così come per gli studenti. L'Eliseo studia nuovi approcci per risolvere l'emergenza.
Il piano di Macron per contrastare la povertà giovanile
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Nella Francia che ha ritrovato quest’anno la via di una crescita economica sensibile e apparentemente duratura, circa un quinto dei bambini e dei giovani vivono ancora al di sotto della soglia di povertà, faticando talora per accedere all’istruzione in buone condizioni. Per correre ai ripari, l’Eliseo ha lanciato oggi un ciclo d’incontri e concertazioni che entro la prossima primavera definiranno un nuovo approccio per concentrare più che mai sui più giovani gli sforzi nella lotta contro la povertà.
Scegliendo simbolicamente la data in cui si celebra la Giornata mondiale per il rifiuto della miseria, il presidente Emmanuel Macron ha visitato un asilo nido sperimentale della banlieue parigina concepito per offrire ai più piccoli delle opportunità molto precoci di apprendimento in chiave d’integrazione sociale. Per l’Eliseo, gli asili "non devono più essere considerati come semplici soluzioni di accudimento, ma come perni efficaci di lotta contro la povertà provvisti di metodi pedagogici innovativi per favorire lo sviluppo delle competenze dei bambini puntando sulle loro capacità".

Se in Francia il tasso di povertà nazionale è attorno al 14%, esso è di circa il 20% fra i bambini e i giovani, così come per gli studenti. In tutto, sarebbero circa 3 milioni i bambini francesi sotto la soglia. Sono povere, in particolare, più di un terzo (36%) delle famiglie con un solo genitore. "Occorre investire in modo sociale affinché i bambini poveri appartenenti a famiglie povere non siano i poveri di domani, evitando i fattori di riproduzione" sociale, ha martellato l’entourage presidenziale, insistendo proprio sulla necessità di un insegnamento precoce della lingua.


Ai primi 5 tavoli di discussione previsti in giornata all’Eliseo, attorno a Macron e a diversi ministri (Sanità, Istruzione, Lavoro, Pari opportunità) sono state invitate personalità di vario orizzonte: responsabili di organismi pubblici e d’associazioni anche d’ispirazione cristiana, ma anche personalità del mondo imprenditoriale e ricercatori. Sempre oggi, anche nel corso di un incontro parallelo organizzato a Parigi dal Cercle des économistes, degli studiosi di diverso orientamento, come Jean Pisani-Ferry e Christian Saint-Etienne, hanno analogamente sottolineato gli sforzi necessari per correggere le diffuse lacune d’alfabetizzazione presso i ceti disagiati. Intanto, in parte nel quadro della stessa lotta contro le difficoltà e la precarietà dei giovani, si è appreso che il governo intende introdurre un dispositivo di tipo "bonus-malus" per penalizzare le aziende che fanno un ricorso sistematico a contratti di lavoro a tempo determinato di breve durata.

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