sabato 28 luglio 2012
Microsoft, in collaborazione con Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) e Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, promuove un progetto per ragazzi tra i 16 e i 28 anni in cerca di occupazione.
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Alfabetizzazione informatica, corsi di inserimento al lavoro per preparare un curriculum vitae efficace, selezionare le offerte di lavoro e prepararsi ai colloqui, avviamento al lavoro e supporto per iniziare un’attività in proprio: questi i punti salienti del progetto di Microsoft e CNCA in collaborazione con Fondazione Adecco per le Pari Opportunità rivolto a 3mila giovani in cerca di lavoro.In un momento in cui la disoccupazione giovanile ha raggiunto il 36% e dove un giovane su due è precario, Microsoft conferma il proprio impegno nella formazione per i giovani e promuove il progetto “Giovani & lavoro. IT fattore abilitante” rivolto a ragazzi tra i 16 e i 28 anni in cerca di occupazione per aiutarli ad aumentare competenze tecniche (informatiche), relazionali e lavorative attraverso specifici percorsi formativi. La collaborazione tra Microsoft e CNCA è giunta al sesto anno e quest’anno il progetto, attivo fino a giugno 2013, coinvolgerà i giovani delle comunità CNCA di ben 11 regioni, due in più rispetto allo scorso anno."Il progetto è nato per raggiungere un obiettivo ambizioso e davvero attuale, ovvero fornire ai giovani delle comunità CNCA gli strumenti per avvicinarsi al mondo del lavoro - ha dichiarato Roberta Cocco, direttore Responsabilità Sociale di Microsoft Italia -. Sono davvero orgogliosa di questo progetto che da sei anni sottolinea ulteriormente l’impegno di Microsoft verso i giovani, ponendo l’accento su un tema delicato come quello della ricerca del lavoro”.Il progetto, partito i primi di luglio, prevede tre diversi momenti: i corsi di alfabetizzazione informatica, che varieranno a seconda del livello di partenza, impostati seguendo una specifica versione del "Microsoft Digital Literacy", una serie di moduli di apprendimento, sviluppati da Microsoft, che spaziano dai primi rudimenti di uso del PC fino ai programmi di videoscrittura e ai fogli di calcolo, alla navigazione in Internet e all'utilizzo della posta elettronica.Sono previsti poi corsi di educazione al lavoro curati da Fondazione Adecco per le Pari Opportunità che riguarderanno in particolare l’elaborazione del cv, le tecniche per ricercare efficacemente un lavoro tra i diversi annunci, la presentazione ai colloqui di lavoro. “ Anche in questa occasione partecipiamo con entusiasmo al progetto promosso da Microsoft, perché sposa pienamente i valori e gli obiettivi della nostra Fondazione -spiega Claudio Soldà, segretario generale della Fondazione Adecco per le Pari Opportunità - che ha come  mission l’educazione al lavoro finalizzata all’integrazione professionale di persone  in situazione di  svantaggio, che hanno maggiori difficoltà nella ricerca di un’occupazione”. Per finire, si terranno corsi curati da CNCA che hanno come focus l’avviamento al lavoro nella realtà profit e non-profit, con stage presso le cooperative per sperimentare progetti di impresa e interventi sul territorio. Anche i giovani che vorranno avviare un proprio business riceveranno da CNCA tutti gli strumenti per realizzare il proprio progetto.“Da diversi anni il CNCA e Microsoft collaborano per sviluppare le competenze informatiche dei soggetti più deboli - conclude Armando Zappolini, presidente del CNCA, la Federazione a cui aderiscono circa 250 organizzazioni di tutta Italia e che è presente in tutti i settori del disagio, dell'emarginazione e della promozione del benessere sociale -. Siamo convinti che queste abilità siano davvero cruciali per chi è coinvolto in un processo di inserimento lavorativo. In questo nuovo progetto, infatti, la formazione digitale è accompagnata da una più incisiva azione di orientamento e di accrescimento dell’occupabilità dei giovani coinvolti. La sinergia con Microsoft ci permetterà di offrire questa opportunità di crescita personale e professionale a circa 3mila giovani in 11 regioni italiane. Un’ulteriore dimostrazione che una grande impresa transnazionale e una federazione nazionale non profit possono condividere obiettivi e metodologie di lavoro all’insegna di una reale responsabilità sociale”.
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