martedì 19 settembre 2017
Consentito nel prossimo triennio 2017/2019 a chi intende frequentare corsi e tirocini
Formazione, ingresso per 15mila stranieri
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Per il prossimo triennio è consentivo l’ingresso a 15mila cittadini stranieri per la frequenza di corsi di formazione e di tirocini. La quota d’ingressi resta stabile, allo stesso livello cioè del precedente triennio, nonostante un sottoutilizzo: solo 4.524 impieghi negli anni 2014/2016 (il 30% della quota di 15mila ingressi disponibili). A stabilire il contingente d’ingressi di extracomunitari per il periodo 2017/2019 (fino al 2014 avveniva ogni anno) è il decreto 24 luglio 2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 211/2017.

Il Testo unico sull’immigrazione (approvato dal Dlgs n. 286/1998) disciplina i casi particolari d’ingresso di lavoratori dall’estero, cioè da Paesi non comunitari. Uno di questi casi è quello di cittadini che, autorizzati a soggiornare in Italia per motivi di formazione professionale, per un periodo temporaneo di tempo svolgono anche addestramento presso datori di lavoro italiani effettuando prestazioni che rientrano nell’ambito del lavoro subordinato (art. 27, comma 1, lett. f, del Dlgs n. 286/1998).

Il decreto ministeriale 24 luglio 2017 in esame fissa la quota d’ingressi degli anni 2017/2019, in misura complessiva di 15mila:
a) 7.500 per la frequenza a corsi di formazione professionale finalizzati al riconoscimento di una qualifica o alla certificazione delle competenze acquisite di durata non superiore a 24 mesi, organizzati da enti di formazione accreditati secondo le norme regioni di attuazione dell’intesa tra stato e regioni del 20 marzo 2008;
b) 7.500 per lo svolgimento di tirocini formativi e d’orientamento promossi dai soggetti individuati dalle discipline regionali sui tirocini extracurricolari e di orientamento, in attuazione delle linee guida approvate dalla conferenza stato e regioni del 5 agosto 2014.

La quota è la stessa del triennio 2014/2016, nonostante in questo periodo risulta un impiego complessivo di 4.524 quote sul totale di 15mila disponibili. La ragione di mantenere invariato il numero d’ingressi è stata, tra l’altro, la sottoscrizione in corso di accordi con paesi terzia al fine dell’ingresso di cittadini per lo svolgimento di tirocini.


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