martedì 21 febbraio 2017
Il marchio statunitense sta sviluppando un sistema di mappatura in tempo reale delle condizioni della strada che avvisa in rete anche gli altri automobilisti
Una Ford impegnata nei test sull'asfalto segnato da buche

Una Ford impegnata nei test sull'asfalto segnato da buche

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Ford è al lavoro per sviluppare una mappa virtuale di segnalazione delle buche basata sul crowd-sourcing tra utenti della strada in Europa, che verrà sperimentata attraverso diversi test nel corso di tutto l'anno. La mappa mostrerebbe in tempo reale sul computer di bordo dell'auto le condizioni del fondo stradale, informando rispetto allo stato di deterioramento del manto stradale, localizzando con precisione le buche e suggerendo, se necessario, eventuali percorsi alternativi. Il marchio automobilistico statunitense ha calcolato che, in Europa, le buche presenti sul fondo stradale contribuiscono a causare più di un terzo di tutti gli incidenti ogni anno. Nel 2011 sono state segnalate oltre 20 milioni di buche presenti sulle strade europee, ma solo la metà sono state successivamente ripristinate, con un costo stimato di oltre 1,2 miliardi di euro.

La ricerca viene portata avanti presso il "proving ground" di Lommel, in Belgio, su un percorso di quasi due chilometri, costellato da buche di ogni tipo. Grazie alla connessione online degli apparecchi di bordo le informazioni raccolte possono essere diffuse con tutti gli altri veicoli tramite Cloud, la "nuvola" di Internet, allarmando del possibile pericolo i guidatori che procedono sul medesimo tratto stradale già "mappato". Il dispositivo richiede per il funzionamento l'installazione di modem per la trasmissione dati e per la comunicazione con le infrastrutture stradali e con gli altri veicoli.

«La tecnologia di mappatura virtuale delle buche potrebbe segnalarne immediatamente la presenza al conducente e subito dopo diffondere l'alert, sull'imminente insidia stradale, agli altri automobilisti alla guida», ha spiegato Uwe Hoffmann, research engineer di Ford Europa. «Le nostre auto sono già dotate di sensori che rilevano la presenza di buche e adesso ci stiamo muovendo per raggiungere un ulteriore livello di efficacia per questa tecnologia».

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