mercoledì 14 agosto 2019
A regime sono previste 100 assunzioni tra ricercatori, medici specialisti ortopedici, fisiatri, professionisti sanitari della riabilitazione e infermieri, operatori socio sanitari, ingegneri biomedici
Il centro di riabilitazione "Gli Angeli di Padre Pio"

Il centro di riabilitazione "Gli Angeli di Padre Pio"

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Quindicimila metri quadrati di superficie interna e 50mila esterni. Sono questi i numeri del progetto di riconversione e ristrutturazione degli spazi di proprietà della Fondazione Centri Padre Pio Onlus a San Giovanni Rotondo (Foggia). Il programma strategico e innovativo, inserito nel Cis Capitanata, è stato formalmente sottoscritto ieri in Prefettura a Foggia, con la firma del premier Giuseppe Conte, accompagnato nell'appuntamento istituzionale dal ministro per il Sud, Barbara Lezzi. Per la Fondazione, il presidente Francesco Colacelli e la Direzione Generale, rappresentata da Giacomo Francesco Forte e Serena Filoni e la segreteria, con Marco Crisetti. Con un investimento di 20 milioni di euro, verrà realizzato un Centro Polifunzionale per il benessere e la salute delle persone unico nel suo genere, interconnesso con le avanzate attività di riabilitazione robotica che già da dieci anni distinguono il presidio di eccellenza internazionale "Gli Angeli di Padre Pio", che quest'anno ha ricevuto la "patente" Jci (unico centro di riabilitazione in Italia) che lo colloca tra le 24 strutture sanitarie d'eccellenza pubbliche e private del Paese e le circa 600 al mondo.

Con il nuovo progetto di sviluppo, a regime sono previste 100 assunzioni tra ricercatori, medici specialisti ortopedici,fisiatri, professionisti sanitari della riabilitazione e infermieri, operatori socio sanitari, ingegneri biomedici, tecnici ortopedici, commerciali e informatori tecnico scientifici. Queste assunzioni si aggiungeranno al mantenimento dei livelli occupazionali della struttura ricettiva già acquisita pari a 14 operatori tra chef, camerieri di sala e addetti alla reception. Un incremento del 25% della forza lavoro per un costo complessivo stimato di circa quattro milioni di euro l'anno.

Il polo sanitario verrà implementato con un programma di sviluppo industriale manifatturiero (produzione e commercializzazione di prodotti ortopedici compreso ausili e ortesi) e dei servizi (addestramento all'uso quotidiano o inseriti in un percorso riabilitativo tecnologico, assistito da robot) con un progetto di ricerca, sviluppo e innovazione funzionalmente connesso (nuovi e più appropriati ausili innovativi, comparazione tra tecnologie robotiche). Sono previsti risvolti positivi anche su altri settori come quello del turismo sanitario e quello religioso, ma che punta ad offrire il meglio esistente oggi per la particolare e delicata utenza che si rivolge ai servizi della Fondazione. Il centro permetterà di migliorare il dato della mobilità attiva extraregionale ed estera: leve decisive per lo sviluppo economico e valorizzazione del territorio attraverso la connessione funzionale con altri progetti di sviluppo della Fondazione già in itinere. L'ente, a dimostrazione dell'estrema attenzione al territorio e alla qualità del lavoro, non ha mai ricevuto aiuti con finanziamenti e agevolazioni, oltre a non aver mai usufruito di ammortizzatori sociali; inoltre, ha sempre applicato il Ccnl con contratti a tempo indeterminato e integrazioni premiali, non ricorrendo mai a licenziamenti per motivi economici.

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