giovedì 4 luglio 2013
Il Fondo monetario internazionale si schiera contro la cancellazione dell'imposta sulla prima casa "per ragioni di equità ed efficienza e la revisione dei valori catastali accelerata per assicurare l'equità". La disoccupazione giovanile? "Inaccettabile".
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L'Fmi si schiera contro la cancellazione dell'Imu sulla prima casa. "La tassa sulla proprietà sulla prima casa dovrebbe essere mantenuta per ragioni di equità ed efficienza e la revisione dei valori catastali accelerata per assicurare l'equità", si legge nella relazione del Fondo monetario internazionale. All'invito dell'Fmi al mantenimento dell'imposta sulla prima casa sono seguite le reazioni del mondo politico e del governo. In primis, quella del ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni. "Certamente terremo conto dell'opinione del Fondo Monetario Internazionale sul tema Imu che, per altro, era nota ex ante e l'obiettivo è di trovare il consenso all'interno della coalizione - ha detto il numero uno del Tesoro -. Stiamo lavorando su questa linea". Non solo Imu. Gli economisti di Washington mette in guardia anche rispetto all'emergenza lavoro: "Il livello di disoccupazione giovanile in Italia è inaccettabile". hanno affermato gli esperti del Fondo Monetario Internazionale nella conferenza stampa al Tesoro. Le prospettive di crescita "restano deboli, la disoccupazione è a livelli alti in modo inaccettabile e la fiducia del mercato è ancora debole". È quanto si legge nell'Article IV del Fmi sull'Italia. Per carità nessuna bocciatura anche perché sono state adottate "azioni decise dalla fine del 2011 per rafforzare i conti pubblici", ma "il lavoro - ha sottolineato l'Fmi - non è ancora completato".
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