martedì 10 gennaio 2012
​C'è la significativa possibilità che il rating dell'Italia venga abbassato. È quanto afferma l'agenzia di valutazione, aggiungendo che entro un mese porterà a termine la revisione dei rating e «molti Paesi dell'area euro» potrebbero veder ridotto il merito di credito di uno o due livelli.
Piazza Affari in rialzo, Unicredit sale 
COMMENTA E CONDIVIDI
C'è la significativa possibilità che il rating dell'Italia venga abbassato. È quanto afferma Fitch aggiungendo che entro un mese porterà a termine la revisione dei rating e «molti Paesi dell'area euro» potrebbero veder ridotto il merito di credito di uno o due livelli. L'agenzia di rating indica che c'è «grande incertezza sulle prospettive dell'area euro». Secondo Fitch le difficoltà dell'Italia sono legate all'assenza di «firewall». «In questo momento non ci sono ancora sistemi di protezione e questo è motivo di preoccupazione per l'Italia». Intanto le Borse del Vecchio Continente reagiscono bene, mentre si intensificano gli incontri di vertice: domani Monti vede la Merkel.Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha incontrato oggi a Berlino, nel primo pomeriggio, la direttrice del Fondo monetario internazionale (Fmi) Christine Lagarde. Tra gli argomenti in discussione lacrisi del debito nell'Eurozona e la minaccia di bancarotta da parte della Grecia. La notizia è stata confermata dal ministero delle Finanze, che non ha però diffuso particolari sul contenuto della discussione, specificando che l'appuntamento era già in calendario da tempo.In serata, sempre a Berlino, un meeting tra Lagarde e la cancelliera tedesca Angela Merkel. Secondo indiscrezioni governative Merkel e Lagarde dovrebbero affrontare, tra gli altri, il tema degli aiuti alla Grecia equello dell'aumento della dotazione del Fmi. La Lagarde domani incontrerà il presidente francese Nicolas Sarkozy. Lo ha annunciato l'Eliseo. Sarkozy e Lagarde discuteranno della situazione economica internazionale. Il tour europeo di Lagarde arriva in momento partiolare per i rinnovati timori dei mercati finanziari sulla solvibilità della Grecia e quello che potrebbe significare per la zona euro. Domani il presidente del Consiglio Mario Monti vedrà a Berlino la cancelliera Angela Merkel.REHN: IL 2012 È L'ANNO DELLA SVOLTAIl 2012 deve essere «l'anno della svolta», quello in cui «all'unione monetaria viene finalmente affiancata l'unione economica». Lo ha detto il commissario Ue per gli Affari economici, Olli Rehn, intervenendo al seminario sugli Eurobond organizzato dal gruppo liberal-democratico europeo Alde al Parlamento europeo. In Europa la crisi «ha danneggiato l'economia, il lavoro e il welfare di milioni di persone». Per uscirne servono riforme strutturali profonde, per avviare le quali «serve tempo». Ha detto Rehn, aggiungendo che «i mercati tendono a essere impazienti», ma «l'impazienza può mettere a repentaglio la stabilità finanziaria».BRUXELLES, LAVORIAMO PER TOBIN TAX A 27La Commissione europea punta all'introduzione della Tobin Tax in tutti i 27 Paesi dell'Unione europea, non limitandola alla sola Eurozona, ed è «ottimista» che «si faranno progressi nei prossimi mesi». È il punto di vista dell'esecutivo europeo espresso dal portavoce Alejandro Unzurrun. «Accogliamo favorevolmente che il presidente Sarkozy e la cancelliera Merkel ne abbiano parlato, prendiamo atto delle loro intenzioni», ha detto il portavoce aggiungendo però che «obiettivo della Commissione è l'introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie in tutti i 27 Paesi». Il portavoce ha anche ricordato «che alcuni Paesi hanno già o stanno per introdurre» una tassa sulle transazioni finanziarie. Dopo aver ricordato che una proposta di Tobin tax è già stata presentata dalla Commissione europea nel giugno scorso «con lo scopo di tassare il settore bancario che in Europa non é tassato», il portavoce del Commissario al Bilancio, Patrizio Fiorilli, ha precisato che «una parte del gettito generato» dalla Tobin tax, secondo la proposta dell'esecutivo Ue, «dovrebbe essere destinato al bilancio dell'Unione europea allo scopo di ridurre la contribuzione degli Stati membri». Determinare l'ammontare di tale parte e la destinazione del rimanente è, secondo Fiorilli, di competenza del Consiglio e del Parlamento europeo.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: