mercoledì 9 marzo 2022
L'agenzia ha declassato il rating della Federazione Russa da `Bï a `Cï a causa degli effetti sanzionatori per l'invasione dell'Ucraina. I mercati sperano nell'accordo. Milano fa +5%
La sede di Fitch Ratings a New York

La sede di Fitch Ratings a New York - Ansa

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Dopo il taglio a "spazzatura" dei giorni scorsi di Moody's e S&P nei giorni scorsi, ora Fitch ha declassato il rating della Federazione Russa da `Bï a `Cï a causa degli effetti sanzionatori per l'invasione dell'Ucraina, sottolineando in una nota il rischio "di un imminente default" del debito. Le percentuali di un crac sono cresciute in modo esponenziale nell'ultima settimana, passando da un 50% di possibilità a oltre l'80%.
Nella sua analisi, l'agenzia di rating ha giustificato il downgrade in parte come conseguenza del decreto approvato in Russia il 5 marzo che potrebbe potenzialmente forzare la ridenominazione dei pagamenti del debito sovrano in valuta estera in valuta locale per i creditori di determinati paesi. Inoltre, Fitch nota che, dalla fine della scorsa settimana, l'implementazione del regolamento della Banca centrale russa ha limitato il trasferimento delle cedole del debito in valuta locale russo ai non residenti. Più in generale, l'agenzia avverte che l'aumento delle sanzioni e le proposte di limitare il commercio di energia della Russia aumentano la probabilità di una risposta politica del Cremlino che include almeno un default selettivo sui suoi obblighi di debito sovrano.
Seduta positiva per le Borse, che sperano in una tregua. A quattro ore dal via alle contrattazioni le principali piazze europee registrano forti guadagni, Milano sale sale sopra la soglia del 5%, in sintonia con le gli altri listitni continentali. Parigi avanza
del 5,31%. Allunga anche Francoforte con un +5,43%. Bene pure Londra a +2,11%.

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