venerdì 12 febbraio 2021
Martedì 16 febbraio il sindacato dedica una giornata speciale di formazione e informazione a livello nazionale e regionale
Un rider a lavoro

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Martedì 16 febbraio la Fit-Cisl a livello nazionale e regionale dedica una speciale giornata ai rider per informarli e formarli sui loro diritti e sui loro compensi. Durante l’open day i rider potranno andare nelle sedi del sindacato, previo appuntamento nel rispetto delle procedure anti Covid, per conoscere i contenuti del contratto collettivo nazionale che si applica a loro di diritto, ovvero il Ccnl Logistica, Trasporto merci e Spedizione e le norme a tutela della salute e della sicurezza. Sarà l’occasione per verificare se il loro trattamento economico è adeguato al lavoro che stanno svolgendo. Consultando il sito www.fitcisl.org, sezione Fit sul territorio, potranno individuare e contattare la sede più vicina. In particolare la sede nazionale di via Antonio Musa 4 a Roma sarà a loro disposizione dalle 9 alle 18. È quanto annuncia la Fit-Cisl spiegando che: «I rider sono una categoria di lavoratrici e lavoratori abbandonati a se stessi e attaccati a una piattaforma che li governa tramite un algoritmo che non hanno il diritto di conoscere. Sono diventati il simbolo del lavoro precario e pericoloso, ma indispensabile per la società di oggi. Con la pandemia è sotto gli occhi di tutti che la loro attività è incrementata ma anche i rischi connessi con essa, a partire dagli incidenti stradali di cui sono vittime mentre lavorano o si recano a lavorare».

Da anni la Fit-Cisl è impegnata in prima linea accanto a loro: già nello scorso rinnovo del Ccnl (2017-2020) aveva previsto un capitolato apposta per loro. E non si contano le trattative che il sindacato ha avviato con le singole aziende. «Pensiamo per esempio a una novità positiva arrivata da Just Eat, che intende assumere i suoi rider con contratto di lavoro subordinato a partire da marzo prossimo: a questa multinazionale danese chiediamo che applichi il Ccnl naturale, ovvero quello della Logistica. Il nostro lavoro però da solo non basta: vogliamo rendere i rider più consapevoli dei loro diritti in modo che possano contribuire fattivamente allo sviluppo ordinato del settore ed è per questa ragione che dedichiamo a loro un open day, che sarà il primo di una serie di iniziative», conclude la Fit-Cisl.
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