giovedì 5 marzo 2020
Le imposte dirette risultano pari a 252,3 miliardi, con una crescita di 4,5 miliardi (+1,8%). Dalla lotta all'evasione 13,32 miliardi (+1,14 miliardi di euro, pari a +9,4%)
Il ministero dell'Economia e delle Finanze

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Nel 2019 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 471.622 milioni di euro (+7.847 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2018 (+1,7%). Lo comunica il Mef (ministero dell'Economia e delle Finanze) spiegando che nel confronto tra i flussi di gettito annuali registrati nel biennio 2018/2019, non si rilevano disomogeneità determinate da entrate una tantum.

Le imposte dirette, spiega in dettaglio il Mef, risultano pari a 252,3 miliardi, con una crescita di 4,5 miliardi (+1,8%) trainata dall'andamento delle ritenute Irpef da lavoro dipendente e da pensione che sono aumentate di cinque miliardi (+3,3%). Sul risultato hanno influito anche la dinamica dell'occupazione che è cresciuta nel corso del 2019 dello 0,6% e quella delle retribuzioni lorde lorde pro-capite che sono aumentate dell'1,1%. L'andamento delle ritenute Irpef sul lavoro autonomo risulta negativo (1.276 milioni di euro pari a 10,1%) ed è legato agli effetti dell'estensione, per l'anno d'imposta 2019, del regime dei minimi ai soggetti con ricavi fino a 65mila euro (ai soggetti, che hanno aderito al regime dei minimi, non è stata applicata la ritenuta d'acconto del 20% sui compensi percepiti nel 2019). L'andamento positivo dell'autoliquidazione Irpef (+345 milioni di euro pari al +1,7%) è stato influenzato dai maggiori versamenti a saldo (+243 milioni euro pari al +4,1%) e in acconto (+102 milioni di euro pari allo 0,7%).

Il gettito dell'imposta sul reddito delle società è aumentato del 2,7% per effetto dell'andamento positivo del saldo (+17,4%). Gli effetti negativi sul gettito derivanti dalle misure agevolative del superammortamento al 130% per i beni materiali e strumentali, con esclusione dei veicoli, dalla proroga dell'iperammortamento al 250% per i beni strumentali nuovi ad alto contenuto tecnologico e dalla proroga per il superammortamento del software al 140% sono stati compensati dagli effetti positivi sul gettito dei versamenti dei contribuenti soggetti agli indicatori sintetici Isa.

L'imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale ha fatto registrare
gettito di 8,28 miliardi (+120 milioni di euro pari al +1,5%), la cedolare secca sugli affitti di 2,9 miliardi (+142 milioni di euro, pari a +5,1%) e le ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche di 1,75 miliardi (+593 milioni, +51,3%). Tra le imposte dirette si segnala la flessione dell'imposta sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (776 milioni di euro pari a 44,4%).

Le imposte indirette ammontano invece a 219,3 miliardi, con una crescita tendenziale di 3,3 miliardi di euro pari al 1,5%. Alla dinamica positiva ha contribuito la crescita sostenuta dell'Iva (+3,3 miliardi pari a +2,5%).

Le entrate tributarie erariali derivanti da attività di
accertamento e controllo si attestano infine a 13,32 miliardi (+1,14 miliardi di euro, pari a +9,4%) di cui: 6,9 miliardi (+748 milioni di euro, pari a +12,1%) sono affluiti dalle imposte dirette e 6,4 miliardi di euro (+392 milioni di euro, pari a +6,5%) dalle imposte indirette.

Le entrate derivanti dall'azzardo, infine, si attestano a 15,563 miliardi di euro, in crescita di 940 milioni di euro (pari a +6,4%) per effetto principalmente dell'imposta sugli apparecchi e congegni (+727 milioni di euro, pari a +12,4%) e delle entrate del lotto (+1,6%).


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