martedì 26 marzo 2019
Si terrà dal 29 al 31 marzo nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio
Firenze ospita il Primo Festival nazionale dell'economia civile dal 29 al 31 marzo

Firenze ospita il Primo Festival nazionale dell'economia civile dal 29 al 31 marzo

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Il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze ospiterà, dal 29 al 31 marzo, il primo Festival nazionale dell'economia civile. Un evento che darà voce alle tante espressioni di una società civile in
movimento, con uno sguardo particolarmente rivolto ai giovani, alle loro ambizioni e ai loro progetti, a imprenditori che creano valore sostenibile, a comunità che mettono in pratica esperienze cooperative, partecipative, capaci di generare sviluppo.

Ideato da Federcasse, la Federazione italiana delle Bcc e Casse Rurali, progettato e organizzato con Next-Nuova Economia per tutti e Sec-Scuola di economia civile, il Festival - nella tre giorni di lavoro articolati in panel - vedrà la partecipazione di oltre 80 testimoni italiani e internazionali. Al Festival parteciperanno, tra gli altri, Jeffrey Sachs (direttore del "The Earth Institute", Columbia University), Leonardo Becchetti (professore di Economia Politica, Università di Roma Tor Vergata e co-fondatore di Next), Stefano Zamagni (professore di Economia Politica, Università degli studi di Bologna e co-fondatore di Sec), Augusto dell'Erba (presidente di Federcasse), Maurizio Gardini (presidente Confcooperative). Inoltre, domenica 31 marzo, è prevista la partecipazione di Sergio Costa, ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e di Giovanni Tria, ministro dell'Economia e delle Finanze.

Nelle intenzioni degli organizzatori, il Festival intende mettere a fattor comune le migliaia di esperienze e buone pratiche (di carattere imprenditoriale, in diversi settori che vanno dalla finanza all'agricoltura sostenibile, dalla cultura all'hi-tech) che stanno già cambiando il volto alle nostre comunità. Con l'obiettivo di trattenere le migliori energie (capitale umano) sui territori. Esperienze tutte contrassegnate da un approccio "umanistico" all'economia. Che vede nella cura delle relazioni interpersonali, nella logica della condivisione e dell'auto-aiuto la formula vincente. Sono più di 500 le "buone pratiche" che sono state mappate da NeXt e autovalutate sulla sostenibilità economica, sociale e ambientale e più di dieci le
reti multistakeholder attive nei territori per diffondere la cultura di impresa sostenibile e supportare la creazione di start up innovative. Uno sguardo particolare sarà rivolto ai giovani, alle loro ambizioni ed ai loro progetti, a imprenditori che creano valore sostenibile, a comunità che mettono in pratica esperienze cooperative, partecipative, capaci di generare sviluppo.

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