mercoledì 12 luglio 2017
La misura è rivolta ai giovani tra i 18 e i 35 anni residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia
Fino a 40mila euro per chi avvia un'impresa al Sud
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Fino a 40mila euro per i giovani che intendono avviare attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno. È quanto prevede il provvedimento "Resto al Sud" varato con decreto legge n.91 del 20 giugno 2017 e rivolto agli imprenditori under 35 residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. La nuova misura, introdotta per favorire la crescita economica delle imprese del Sud Italia, prevede per i giovani meridionali di età compresa tra i 18 ed i 35 anni che non dispongano di mezzi per avviare un'attività propria - nell'ambito della produzione di beni nei settori dell'agricoltura, dell'artigianato e dell'industria ovvero relativa alla fornitura di servizi - una dotazione di 40mila euro, di cui il 35% a fondo perduto, a copertura dell'intero investimento e del capitale circolante.

Il finanziamento residuale (il 65%), rispetto alla quota di contributo a fondo perduto, sarà a tasso zero, da restituire in 8 anni ed erogato tramite il sistema bancario, con il beneficio della garanzia pubblica, attraverso apposita sezione del Fondo di garanzia per le pmi. Nel caso in cui l'istanza sia presentata da più soggetti, ivi incluse le società cooperative, l'importo massimo del finanziamento erogabile è pari a 40mila euro per ciascun socio con tetto massimo ammissibile di 200mila euro per ogni singolo progetto. Sono escluse, invece, le spese per progettazione e quelle per personale, al fine di evitare di alimentare mercati delle consulenze e comportamenti opportunistici, mentre è prevista la possibilità di azioni di accompagnamento nelle fasi di sviluppo del progetto imprenditoriale da parte di enti pubblici e non, opportunamente accreditati.

I particolari sulla concessione degli incentivi e sulle modalità di ammissibilità saranno contenuti nell'apposito decreto attuativo a firma del ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, previsto entro 30 giorni dalla legge di conversione del provvedimento governativo istitutivo. Dopo il via libera contenuto nel decreto ministeriale di attuazione sarà possibile presentare le domande di accesso ai finanziamenti, fino ad esaurimento delle risorse stanziate, direttamente sul sito di Invitalia - soggetto gestore della misura per conto della presidenza del Consiglio dei ministri - che valuterà il progetto proposto entro 60 giorni. L'Agenzia per l'attrazione degli investimenti provvederà alla relativa istruttoria, valutando anche la sostenibilità tecnico-economica della proposta progettuale.

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