martedì 16 marzo 2021
Boom di abbonamenti e di acquisti di smart tv per guardare film e serie. Smartworking e dad mettono in crisi digitale le famiglie
Gli abbonamenti alla pay tv sono cresciuti del 23% nel 2020

Gli abbonamenti alla pay tv sono cresciuti del 23% nel 2020 - Ansa

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Mai più senza serie tv e intrattenimento. Dall'inizio dell'emergenza Covid-19 sono più gli italiani che hanno acquistato l'abbonamento di una pay tv (23% del campione intervistato) di quelli che si sono dotati di un PC (15%): ormai c'è almeno una televisione a pagamento in ogni famiglia (1,4). I dati dell'Osservatorio mensile Findomestic di marzo, realizzato dalla società di credito al consumo del gruppo Bnp Paribas in collaborazione con Eumetra evidenziano come la tecnologia abbia monopolizzato i consumi degli italiani. Il (65%) ha acquistato almeno un dispositivo tecnologico nell'ultimo anno, il 27% ha investito in un nuovo smartphone (27%), il re incontrastato delle dotazioni tecnologiche nel nostro Paese con una media di quasi 3 apparecchi per famiglia. La voglia di evadere dalla routine domestica e di regalarsi un pò di intrattenimento a casa alternativo a quello negato fuori (teatri, cinema, concerti, stadio ecc) si esprime anche nel 13% di chi ha acquistato una smart TV. Di contro il 45% degli italiani risulta sprovvisto di una connessione veloce (adsl o fibra). Ogni famiglia ha mediamente un pc (1,6 in media), una Smart TV (1,1),un tablet (1,0) e una stampante (1,0). Ma se il 7% degli intervistati dichiara di avere 3 o più smart tv connesse alla rete di casa, uno su quattro (26%) non ce l'ha ancora. Quadro simile per i tablet: il 7% ne ha 3 o più, il 30% neanche uno. Sempre più diffusi gli smart speaker (0,6 di media a famiglia), strumento di svago e distrazione a costi accessibili per chi è costretto a restare a casa. Più alta la quota media dei monitor (0,9 a famiglia).

Dall'inizio della pandemia il 70% del campione ha vissuto in famiglia l'esperienza dello smartworking e della didattica a distanza, il 44% la sta vivendo. Per l'81% manca qualcosa che consenta di lavorare e studiare da casa in maniera confortevole: si avverte specialmente la mancanza di un angolo dedicato come uno studio (36%) o di una sedia ergonomica (34%).Tra gennaio e febbraio 2021 la propensione all'acquisto degli italiani è salita mediamente del 5% con la spinta più consistente proveniente dal settore dell'efficienza energetica che beneficia dell'eco-bonus governativo al 110%. La bella stagione, gli incentivi e la prospettiva di nuovi lockdown alimentano le intenzioni di ristrutturare casa (+9,8%) o di rinnovare l'arredo (+18,8%). Con gli incentivi governativi l'auto nuova nonperde terreno (intenzioni d'acquisto a +5,4%) contrariamenteall'usato (-12,4%). Ancora troppo presto per programmare le vacanze per il 67% degli intervistati. Il 51% è convinto che ci trascineremo l'emergenza sanitaria fino alla fine dell'anno e il 29% che pensa che ci dovremo convivere anche oltre.

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