lunedì 30 marzo 2009
L'indicatore che misura il sentimento economico (Esi) è calato di 0,6 punti nella Ue e di 0,7 punti nella zona dell'euro, attestandosi rispettivamente a 60,3 e a 64,6, il livello più basso registrato dal 1985. L'Italia, con un calo di 4,5 punti, registra il peggior dato dell'Unione europea.
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Il clima congiunturale nel mese di marzo è continuato a calare sia nell'Eurozona sia nell'Ue a 27 Stati membri. Tra questi, l'Italia ha registrato il calo più significativo. Lo riferisce la Commissione europea in un comunicato diffuso a Bruxelles. In particolare, l'indice del sentimento economico (Esi) ha segnato questo mese un calo rispettivo di 0,6 punti (a 60,3) nei Ventisette e di 0,7 punti (a 64,6) in Eurolandia.In entrambe le zone, l'Esi ha registrato il calo mensile più importante da quando l'indicatore fu creato, nel gennaio 1985. L'indice del sentimento economico è calato nell'industria e nei servizi, sceso (-2 punti) in entrambe le zone. In Italia, l'indice del sentimento economico è calato di -4,5 punti (a 67,1), peggior dato dell'Unione europea.Seguono in modo più marginale Francia e Polonia (-1,0),Germania (-0,8), Gran Bretagna (-0,4). L'Esi è invece ricominciato a crescere moderatamente a luglio in Olanda (+1,3) e Spagna (+0,8).
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