lunedì 5 novembre 2012
Fim e Uilm: «Non possiamo accettare il provvedimento annunciato nei giorni scorsi. Si chiede all'azienda di fare un passo indietro». Martedì il faccia a faccia.
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Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri hanno chiesto alla Fiat il ritiro della procedura di mobilità aperta per i 19 lavoratori di Pomigliano e la convocazione di un incontro urgente tra azienda e sindacati. Lo hanno fatto all'Unione Industriale di Torino in occasione della riunione sul contratto del Gruppo."Abbiamo sottoscritto l'accordo di Pomigliano con l'obiettivo di salvaguardare tutti i livelli occupazionali, tanto che la Fiat si è impegnata a riassumere tutti i lavoratori entro il 2013. Per questo non possiamo accettare il provvedimento annunciato nei giorni scorsi. Si chiede all'azienda di fare un passo indietro". Lo afferma Ferdinando Uliano, responsabile Auto della Fim Cisl, che partecipa all'incontro a Torino sul contratto del Gruppo Fiat. "Auspichiamo che questa conflittualità si esaurisca - ha aggiunto - perchè diversamente non si fa che danneggiare chi è già dentro la fabbrica e chi è ancora fuori".Fiat ha raccolto l'appello. Domani alle 15 il management di Fabrica Italia Pomigliano incontrerà i rappresentanti territoriali di Fim, Uilm, Fismic e Ugl per un "esame congiunto" sulla riduzione di 19 dipendenti annunciata da Fiat per eseguire la sentenza che dispone l'assunzione di 19 iscritti Fiom.
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