mercoledì 10 giugno 2009
Il massimo organismo giudiziario americano ha respinto all'unanimità il ricorso dei fondi pensione dell'Indiana. Tra poche ore l'accordo sarà operativo
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La Corte Suprema Usa ha dato il 'via liberà alla vendita della Chrysler alla Fiat, e la decisione oltrechè un successo per il Lingotto segna una vittoria indiscutibile per l'amministrazione Obama. La decisione mette fine dunque a giorni di incertezza. Il tribunale ha annunciato di aver bocciato la richiesta di un gruppo che amministra fondi pensione di lavoratori dell'Indiana e di gruppi a difesa dei consumatori che volevano ostacolare l'intesa. La scorsa settimana la Corte d'Appello di New York aveva dato 'semaforo verdè alla vendita, concedendo nello stesso tempo tre giorni di tempo ai gruppi contrari per presentare i loro argomenti di opposizione alla vendita. Nella breve sentenza (appena due pagine), la Corte Suprema ha sostenuto che che coloro che tentavano di ostacolare l'accordo non hanno presentato gli estremi per giustificare tale azione.Adesso i vertici della Chrsyler potranno completare in tutta libertà la vendita degli asset alla Fiat. Poco prima il giudice del Tribunale della Bancarotta del Distretto meridionale di New York incaricato del caso, Arthur Gonzalez, aveva dato il via libera all'azienda statunitense per rompere la relazione contrattuale con i quasi 800 concessionari della sua rete in franchising.Entusiasta la Casa Bianca, che ha detto che ora l'alleanza Fiat-Chrysler può andare avanti per consentire al gruppo di «riemergere come un produttore competitivo e vitale».
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