sabato 29 aprile 2017
Solo il 13% delle persone con sindrome di Down ha un'occupazione e un contratto regolare
Festa del Lavoro, Aipd: che sia davvero per tutti
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Tanto è stato fatto, ma ancora di più resta da fare, perché il 1° Maggio sia davvero una festa per tutti. Anche per le persone con sindrome di Down. Solo il 13% di queste infatti ha un lavoro e un contratto regolare, mentre per la maggior parte il lavoro, più che un diritto, è un vago miraggio. A riportare l'attenzione su questo tema, in occasione della festa dei lavoratori, è l'Aipd, costantemente impegnata su
questo fronte: sono 238 gli inserimenti lavorativi di persone con sindrome di Down di cui si è occupata l'associazione nell'ultimo biennio. Nel 2015-2016 l'Aipd nazionale ha curato 98 avviamenti al lavoro tra stage e tirocini, le 50 sezioni sul territorio italiano (dal Nord al Sud della Penisola) hanno totalizzato 140
inserimenti lavorativi, di cui 26 assunzioni.

Sono diversi gli enti, le aziende e le realtà lavorative che hanno aperto le loro porte ai lavoratori con sindrome di Down: da Adecco a Decathlon, dalla pluriennale collaborazione con il Quirinale al Corpo Forestale, da alberghi e resort di lusso al settore della ristorazione: catene di fast food e piccole
realtà. «In questi anni è stato fatto un grandissimo lavoro per la partecipazione attiva al mondo del lavoro dei nostri figli - afferma Paolo Virgilio Grillo, presidente dell'Aipd - un grosso impulso è stato senz'altro dato dal cambio d'immagine promosso dalle due docu-fiction Hotel 6 Stelle nel 2014. I due programmi,
andati in onda su Rai3 nella primavera e nell'autunno di tre anni fa hanno permesso al grande pubblico di aprire finalmente gli occhi sulle capacità e le potenzialità dei nostri ragazzi come risorse da sfruttare al meglio in un contesto lavorativo».

L'Osservatorio sul Mondo del Lavoro dell'Aipd, in particolare, si occupa proprio di offrire consulenza alle aziende, agli adulti con sindrome di Down e alle famiglie per facilitare l'incontro tra domanda e offerta. «Pur avendo aumentato la collaborazione con aziende per il collocamento dei giovani e adulti con sindrome di Down - conclude Anna Contardi, coordinatrice nazionale Aipd - ancora molto c'è da fare. Stiamo cercando di lavorare per questo anche in ambito europeo con il lancio del marchio Valueable per rendere visibile l'impegno delle aziende che, come noi, credono che un lavoratore con sindrome di Down sia un valore aggiunto all'azienda e offrendo il massimo aiuto alle aziende perchè si valorizzi il potenziale di questi lavoratori. Il 1° Maggio è anche la loro festa».

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