venerdì 22 dicembre 2017
Indiscrezioni danno per probabile l'offerta che farebbe diventare l'azienda di Alba la terza mondiale nell'ambito dei dolciumi
Ferrero vuole comprare le barrette della Nestlè
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Per ora è un’indiscrezione, ma pare proprio che la Ferrero stia per fare un altro colpo grosso nel comparto dei dolciumi. Stando a quanto riportato dal New York Post infatti, l’azienda di Alba starebbe per acquistare negli Usa le barrette di cioccolato della Nesltlè, inclusa la popolare Crunch. Si tratterebbe di un’operazione da due miliardi di dollari che porrebbe Ferrero al terzo posto nella graduatoria dei produttori di dolciumi negli States dopo Hershey e Mars. Che il colpo riesca è probabile. Sempre secondo le indiscrezioni, infatti, Ferrero è posizionata per aggiudicarsi l'asta del cioccolato americano di Nestlè: Hershey, la maggiore rivale all'asta, si sarebbe sfilata dopo l'acquisizione nei giorni scorsi di Amplify, il produttore di popcorn SkinnyPop, per 1,6 miliardi di dollari. A questo punto in corsa per le barrette Crunch e Butterfinger (ma ci sarebbero anche le barrette Kit Kat), ci sarebbe solo un piccolo gruppo di private equity, che comunque non sarebbe il favorito. Se l’acquisto riuscisse, Ferrero continuerebbe la sua crescita oltreoceano.

Massimo riserbo, per ora, al quartier generale della Ferrero, ad Alba. “No comment”, si è limitato a dire un portavoce dell’azienda.

Nei mesi scorsi il gruppo piemontese ha già comprato dal fondo L Catterton le caramelle Ferrara, conosciuta per le gommose Trolli, le Brach's che spopolano ad Halloween e le caramelle alla frutta Black Forest Organic. L’intenzione di Nestlè di vendere le sue attività nei dolciumi, nell'ambito di una revisione del portafoglio prodotti, deriva da un cambiamento di politica commerciale che punta adesso a rispondere meglio all’accentuazione salutistica che sta emergendo nei consumatori americani. Lasciando i dolciumi, Nestlè negli Stati Uniti potrebbe concentrarsi su prodotti come il caffè, i cibi per gli animali e l'acqua. La strategia di Nestlè non è nuova. Già in passato l’azienda aveva venduto marchi come Juicy Juice e PowerBar.

Massimo riserbo, per ora, dal quartiere generale della Ferrero. "No commet" si è limitato a dire un portavoce dell'azienda. Il mercato americano è d’altra parte per Ferrero di grande importanza. Entrata negli Stati Uniti nel 1969 con Tic Tac (e poi con gli altri prodotti di successo fino alla Nutella), l'azienda di Alba impiega oggi in Usa oltre un migliaio di dipendenti. L’esito dell’asta che coinvolge Ferrero verrà reso noto nelle prime settimane di gennaio e la vendita dovrebbe avvenire entro marzo 2018.

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