lunedì 14 agosto 2017
In questa stagione estiva gli alberghi tornano ad avere difficoltà nel trovare personale. Mentre sono più di 300mila i giovani iscritti agli Istituti alberghieri
«Serve un ponte scuole-imprese»
COMMENTA E CONDIVIDI

In questa stagione estiva gli alberghi tornano ad avere difficoltà nel trovare lavoratori. Si rende sempre più necessario creare un ponte tra scuole e imprese nel settore turismo. A segnalarlo è Federalberghi. «Il fenomeno non è nuovo - afferma il direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucara - ma negli ultimi tempi abbiamo registrato un'intensificazione, probabilmente per effetto di un
concorso di cause, tra cui rientrano certamente il buon andamento del mercato turistico che fa crescere i fabbisogni aziendali, la riduzione della disoccupazione, frutto di alcuni primi segnali di ripresa economica, la concorrenza di alcune piazze straniere, che riescono a esercitare una certa attrazione, le nuove regole in materia di indennità di disoccupazione per gli stagionali, che spingono i lavoratori verso altri settori e l'abolizione dei voucher, che ha messo fuori gioco una parte dei collaboratori sin qui utilizzato per far fronte ai picchi di attività".

«Il problema ha carattere strutturale - prosegue Nucara - e dobbiamo attrezzarci per fronteggiarlo, soprattutto interloquendo con il sistema formativo. Da anni stiamo promuovendo la collaborazione tra le
associazioni territoriali degli albergatori e le scuole alberghiere, per agevolare l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e per aiutare gli alberghi a programmare la selezione del personale». Più di 300mila giovani frequentano gli Istituti alberghieri italiani e ogni anno circa 40mila di essi conseguono il diploma. «In teoria, si tratterebbe di un numero coerente con le esigenze del settore turismo, in cui lavorano poco più di un milione di dipendenti (circa 250mila negli alberghi). Ma, nella realtà, - prosegue Nucara - molti di questi ragazzi finiscono per prendere altre vie, bruciando le risorse che lo Stato ha investito sulla loro formazione».

«Federalberghi ha affidato un compito importante ai giovani albergatori», dice Nucara. È stata costituita una task force incaricata di andare nelle scuole alberghiere per raccontare il senso del mestiere e le opportunità offerte dal nostro settore, parlando il linguaggio dei giovani. Se vogliamo che il lavoro negli alberghi non venga considerato come lavoro di seconda categoria, dobbiamo spiegare - con le parole e con i fatti - quanto sia appagante l'arte dell'ospitalità, il lavoro a contatto con persone provenienti da tutto il mondo, senza la routine della scrivania o della catena di montaggio.

Alla collaborazione con le scuole, si affianca quella con le rappresentanze dei lavoratori. «Pochi giorni fa abbiamo definito un accordo per favorire l'assunzione di apprendisti - sottolinea Nucara - offrendo soluzioni sia agli studenti degli istituti tecnici e professionali sia agli allievi dei corsi di laurea e dei master sul turismo. Il primo obiettivo delle aziende è trovare personale qualificato. Il secondo è far sì che si trovino bene nel settore e che ci restino».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: