sabato 26 novembre 2016
Le nuove forze serviranno per la produzione di Giulia e Stelvio (nella foto Sergio Marchionne, ad di Fca)
A Cassino 1.800 assunzioni entro il 2018
COMMENTA E CONDIVIDI

Fca prevede di inserire altre 1.800 persone entro il 2018 - già dal 2017, assicura Sergio Marchionne - a Cassino. Nato nel 1972, con la produzione della 126, lo stabilimento occupa adesso 4.300 dipendenti, ma nuove forze serviranno per la produzione di Giulia e Stelvio.

L'impianto, quasi due milioni di metri quadri - di cui oltre 500mila coperti, ha visto nascere Tipo, Bravo e Brava, Tempra, Croma, Stilo, Delta e Giulietta: in totale oltre 7 milioni di vetture. «Giulia e Stelvio sono auto interamente nuove, e per produrle ai massimi livelli di efficienza e qualità - spiega Alfredo Altavilla, chief officer Europa Fca - occorreva un impianto all'avanguardia assoluta. Cassino, sottolinea, è una fabbrica «che rappresenta lo stato dell'arte nell'automazione, nella logistica e nell'organizzazione produttiva - e sta creando i presupposti tecnologici e di processo per fare il 'salto' 4.0».

Giulia e Stelvio rappresentano l'autentico spirito Alfa Romeo, declinato nei cinque elementi che ne fanno uno dei marchi automobilistici più desiderabili al mondo: design distintamente italiano; motori all'avanguardia e innovativi; perfetta distribuzione dei pesi; soluzioni tecniche uniche; eccellente rapporto peso/potenza. Nell'impianto continua inoltre la produzione della Giulietta.

«Per il rilancio dell'Alfa il mercato Usa e il più importante, il mercato ideale. L'America è la parte più grande del mercato per i suv, per noi questo è importantissimo - sottolinea l'ad di Fca a margine dell'assemblea Anfia -. Abbiamo dimostrato di fare macchine alla pari e superiori ai tedeschi».

Grazie agli investimenti fatti sul territorio nazionale, «Fca ha fatto ripartire le assunzioni: quasi 6mila dal 2013 a oggi».

È tutto il comparto automobili a crescere. In Italia il «è uno dei più importanti e vivaci in termini di occupazione contributo al Pil nazionale e capacità di innovazione tecnologica trasferibile anche ad altri settori industriali. Nel 2016 si prevede di raggiungere 1,1 milioni di automobili prodotte», pari ad un aumento del 7% rispetto al 2015, spiega il presidente Anfia, Aurelio Nervo nel corso del suo intervento all'Assemblea pubblica dell'Associazione nazionale filiera automobilistica italiana. «Il 67% della produzione domestica di autoveicoli - aggiunge - è destinato all'export».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: