venerdì 3 gennaio 2014
​Secondo centri studi e Grande distribuzione l'anno appena iniziato sarà in crescita. Ma ancora tra la gente non è tornata la fiducia. Mentre in molti hanno cambiato mentalità: meno sprechi, più attenzione ai prezzi.
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Le feste sono quasi alle spalle. Le famiglie hanno cercato di dimenticare le tante difficoltà, ma certo i conti con la crisi non si possono ignorare. C'è preoccupazione, inutile negarlo. Il futuro appare incerto, nonostante alcuni segnali positivi e la moderata fiducia di centri studi e operatori economici. Intanto per il cenone di Natale e per il Capodanno in molti hanno cercato di contenere le spese. E tra chi ha scelto di fare qualche giorno di vacanza sono aumentati quelli che preferito le case per vacanze, più accessibili rispetto agli hotel classici. Secondo Francesco Lorenzani, responsabile di Casevacanze.it, il settore degli alloggi extralberghieri ha registrato un boom, quantificabile con un + 30% circa delle prenotazioni. Il dato conferma la tendenza già registrata nel corso del 2013 dell'aumento delle strutture abitative affittate a giorni o a settimane durante tutto l'anno. Fenomeno di crescita molto evidente Lombardia, Lazio, Piemonte e Campania. Per la Confederazione italiana agricoltori anche l'Epifania segnerà una tendenza al risparmio: per la Befana, la spesa media per dolci e doni, viene ritenuta in calo del 10%. Le tradizioni, questa in particolare è molto sentita in alcune regioni, come la Toscana, però resistono. E non mancherà comunque nelle calze anche il carbone, si spera quello dolce. Passato il periodo festivo si dovrà tornare comunque a fare i conti con la spesa quotidiana. Secondo un elaborato della Camera di commercio di Monza e Brianza le famiglie continueranno a fare molta attenzione anche al carrello della spesa. Il dato non è passato inosservato alla Grande distribuzione, le cui analisi hanno mostrato, negli ultimi 12 mesi, una contrazione anche negli acquisti alimentari. Meno sprechi ma anche più attenzione ai marchi meno conosciuti, però meno costosi. E piccoli sacrifici pure sulla qualità. La Coop è però ottimista. Nel rapporto "Consumi e distribuzione" realizzato in collaborazione con Ref Ricerche e Nielsen, si sostiene che l'anno appena iniziato segnerà una ripresa delle vendite per la Grande distribuzione, calcolato in un + 0,4% in valore. Con una crescita dello 0,8% del confezionato. Secondo la Coop le famiglie italiane possono dire addio alla peggiore crisi economica della storia recente. Non ci si nasconde però che intanto la famiglia italiana ha modificato la sua propensione al consumo e ora tende a evitare sprechi e a risparmiare, ricorrendo sempre più a Internet. Ad esempio i dati a disposizione dicono che per questo ultimo Natale gli acquisti on line sono saliti rispetto a un anno prima quasi del 30%. Inoltre è cresciuta la tendenza a "visitare" più punti vendita, sia di persona che via web, e a confrontare i prezzi. Ma c'è un problema che gli operatori economici non devono sottovalutare: la percezione soggettiva della congiuntura economica e il calo della fiducia rispetto al futuro da parte delle famiglie italiane, complice anche le difficoltà in cui si dibatte la politica. Non è quindi un caso che un sondaggio Confesercenti-SWG rilevi che un corposo 42% degli intervistati prevede che la situazione economica della propria famiglia possa peggiorare nel 2014. Un altro 49% non si aspetta alcuna variazione. Solo un modesto 11% si dice ottimista. Pessimismo viene espresso anche per il futuro della condizione del Paese. Un anno fa invece a pensare positivo era un italiano su tre. Insomma psicologia contro statistica. Ma, si sa, anche la psicologia (del consumatore) influenza i mercati.
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