lunedì 7 novembre 2022
A 24 ore dal voto di midterm, negli Usa tengono banco i probabili licenziamenti di Meta, la società di Mark Zuckerberg. Il nuovo numero uno di Twitter sta invece ricontattando decine di lavoratori
Il numero uno di Meta, Mark Zuckerberg

Il numero uno di Meta, Mark Zuckerberg - Ansa

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A 24 ore dall’apertura dei seggi per le elezioni di metà mandato, che potrebbero costare ai democratici la maggioranza alla Camera e al Senato rendendo Joe Biden un “presidente a metà”, sono i movimenti nei principali social network a tenere banco negli Usa. Da una parte le quotidiane sparate di Elon Musk, che dopo l’acquisto di Twitter ora sembra voler richiamare in servizio metà dei dipendenti appena licenziali, dall’altra i primi licenziamenti di massa da parte di Meta, la società che controlla Facebook. L’azienda guidata da Mark Zuckerberg, secondo il Wall Street Journal, potrebbe annunciare mercoledì il licenziamento di migliaia di persone: si tratterebbe di uno dei maggiori tagli di posti di lavoro nel settore tecnologico dopo la rapida crescita dell'industria durante la pandemia di Covid-19.

Alla fine di settembre, lavoravano a Meta più di 87.000 persone. I funzionari dell'azienda avrebbero già avvertito i dipendenti di cancellare i viaggi non essenziali a partire da questa settimana. Un portavoce di Meta ha rifiutato di commentare la rivelazione del Wall Street Journal, rimandando alla recente dichiarazione dell'amministratore delegato Mark Zuckerberg, secondo cui l'azienda "concentrerà i propri investimenti su un numero limitato di aree di crescita ad alta priorità". Ciò significa, aveva detto il 26 ottobre scorso agli analisti, che "alcuni team cresceranno in modo significativo, ma la maggior parte degli altri team rimarranno fermi o si ridurranno nel corso del prossimo anno". A giugno, Zuckerberg aveva detto ai dipendenti che "realisticamente, in azienda ci sono probabilmente un po' di persone che non dovrebbero essere qui".

​Un business in calo

Durante la pandemia Meta, come altri giganti della tecnologia, ha fatto moltissime assunzioni: più di 27.000 nel 2020 e nel 2021, e poi altre 15.344 nei primi nove mesi di quest'anno, di cui circa un quarto nell'ultimo trimestre. Nel frattempo, quest'anno, le azioni di Meta sono scese di oltre il 70%. L'azienda ha dato la responsabilità al deterioramento generale della situazione economica, ma gli investitori sono stati spaventati anche dalle spese elevate e dalle minacce al core business dei social media. La crescita di questa attività in molti mercati si è peraltro arrestata a causa della forte concorrenza di TikTok, mentre la richiesta di Apple agli utenti di acconsentire al tracciamento dei loro dispositivi ha limitato la capacità delle piattaforme di social media di indirizzare gli annunci pubblicitari.

Elon Musk ha completato l'acquisto di Twitter per 44 miliardi di dollari

Elon Musk ha completato l'acquisto di Twitter per 44 miliardi di dollari - Reuters

​Il ripensamento di Musk

Chi non ha perso tempo nei giorni scorsi a dimezzare il personale, mandando via più di 3mila dipendenti nel giro di un fine settimana, è stato il nuovo numero uno di Twitter, Elon Musk. Ora, però, lo stesso Musk, secondo Bloomberg, starebbe richiamando decine di lavoratori licenziali, che sarebbero stati licenziati “per errore”. Altri, riferiscono le fonti, sono stati mandati via prima che la direzione si rendesse conto che il loro lavoro e la loro esperienza potrebbero essere necessari per costruire le nuove funzioni del social media immaginate dal nuovo proprietario. Tra le prime mosse di Musk, peraltro, la stretta sugli account falsi del social network e sui furti d'identità. "Ogni cambio di nome provocherà temporaneamente la perdita della spunta blu senza preavviso", ha fatto sapere il miliardario che ha appena introdotto il pagamento di 8 dollari per avere un account verificato. Musk ha inoltre annunciato che "qualsiasi impersonificazione dove non sia specificata la parola 'parodia' sarà sospesa". Un metodo di verifica accurato "renderà più democratico il giornalismo e darà più potere alla voce della gente", secondo il nuovo proprietario di Twitter.

Donald Trump durante un comizio in Florida

Donald Trump durante un comizio in Florida - Ansa

​Le elezioni di domani e il ritorno (probabile) di Trump

I social network hanno avuto un ruolo importante anche nella campagna elettorale per le elezioni di metà mandato che si chiude oggi negli Usa. Lo stesso acquisto di Twitter da parte di Musk ha fatto ipotizzare che presto su questo social potrebbe tornare a “cinguettare” Donald Trump, allontanato dopo l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. Musk, infatti, più volte in passato si è espresso a favore della totale libertà di espressione sui social network. Trump, che potrebbe presto annunciare la sua ricandidatura per la Casa Bianca per il 2024, potrebbe quindi di nuovo usufruire di una piattaforma vasta come Twitter per rilanciare la sua immagine.

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