sabato 4 gennaio 2014
​Il ministro alle Infrastrutture fa il punto sulla realizzazione del sito. «L'esposizione lascerà un'eredità importante al Paese e alla Lombardia». Grandi investimenti per i trasporti.
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Non un’opera futuristica né un progetto sulla carta, ma una grande realtà. Sono le parole che il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha scelto per definire lo stato di avanzamento dei lavori in vista di Expo 2015: «Vedere finalmente i cantieri dove si svolgerà l’evento, i cartelli che assegnano i primi lotti e le prime opere realizzate confermano che questa manifestazione sarà una grande opportunità per tutto il sistema Paese».
 
Tra Milano, Rho e Pero: il sopralluogo nei luoghi dell’Expo
Il ministro non solo è convinto che questo sarà «l'Expo della ripresa dell'Italia» ma ha anche voluto ricordare che alla Lombardia resterà un vero e proprio tesoro, «la rete infrastrutturale che stiamo realizzando e per la quale stiamo investendo 11 miliardi e 500 milioni di euro». Alla visita ai cantieri di Expo 2015 a Rho (Milano) hanno partecipato oltre a Lupi, il commissario straordinario per l’Expo Giuseppe Sala, il vice sindaco di Milano con delega all’Urbanistica, Ada De Cesaris e l’assessore regionale all’agricoltura, Gianni Fava che ha ricordato come la Regione sia «fortemente impegnata anche sui contenuti».
 
Le opere e gli investimenti
Dapprima il commissario Sala ha ricordato che il Governo ha istituito con il decreto Destinazione Italia il fondo unico per Expo e sbloccato per l’Esposizione 141 milioni destinati a opere a rischio. Poi ha reso noto che il Comune di Milano ha versato alla società «15 milioni di euro di anticipo sui fondi dei 2014 e che altri 10 milioni sono arrivati dalla Provincia». «Sulle risorse finanziarie siamo assolutamente in linea - ha garantito il commissario straordinario per Expo 2015 -, ben capienti».
E per «le opere che si faranno e che dovranno essere - ha riepilogato il ministro Lupi - assolutamente pronte per Expo 2015», c’è una lunga lista di infrastrutture: tra cui la Brebemi, per un investimento di 1 miliardo e 867 milioni, la Tangenziale Esterna di Milano per 1 miliardo e 899 milioni, le prime due fermate delle linea metropolitana M4, la linea metropolitana M5 Lotto-Garibaldi-San Siro per 781 milioni, la linea metropolitana M1 di Milano per 205 milioni, il potenziamento della linee ferroviaria con il terzo binario Gallarate-Rho per un investimento 401 milioni, la tramvia Parco Nord-Desio-Seregno, la strada Rho-Monza per 104 milioni, Cascina Merlata per 53,2 milioni, l’accessibilità di Malpensa per 95 milioni.
 
Il caso Pedemontana
Per  quel che riguarda la Pedemontana il ministro ha spiegato che il progetto sarà diviso in due lotti, il primo dei quali «sarà realizzato in funzione di Expo», e che al prossimo Cipe sarà votata la proposta che la Pedemontana possa accedere alla defiscalizzazione prevista per le grandi opere infrastrutturali. Per la seconda tranche dei lavori della Pedemontana, opera che Lupi ha definito «l’ultimo grande asse infrastrutturale necessario alla Lombardia», il ministro ha detto che cercherà «ulteriori risorse per accelerarne la realizzazione».
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