venerdì 28 marzo 2014
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«Sono orgoglioso di annunciare che parteciperemo all’Expo 2015». Adesso è ufficiale. Se ne parlava da mesi, ma la modalità di partecipazione degli americani agli Expo (che avviene solo con soldi privati e attraverso una raccolta fondi) aveva lasciato con il fiato sospeso gli organizzatori milanesi. La conferma arriva così al momento giusto. L’annuncio è del presidente Barack Obama, in visita a Roma, dove è anche stato firmato il contratto di partecipazione fra il commissario Giuseppe Sala e il segretario di stato americano, John Kerry. Quello degli Stati Uniti era l’ultimo grande "sì" atteso da oltre un anno. «Proprio oggi, a 400 giorni dell’apertura di Expo 2015 – dichiara Sala con soddisfazione –, arriva la bella notizia. Ancora una volta, grazie al Governo italiano e al Presidente del Consiglio per il lavoro straordinario». L’annuncio di Obama accende l’orgoglio della città. «Finalmente, ottima notizia» twitta il presidente della Regione, Roberto Maroni. Anche il sindaco si compiace. «Le parole del Presidente su Milano mi rendono orgoglioso e non posso che ringraziarlo» commenta Pisapia. «L’annuncio ufficiale della partecipazione degli Stati Uniti è una tappa importante – prosegue – sulla strada di un’Esposizione Universale di successo. Gli Stati Uniti, giganti dell’agricoltura e dell’innovazione con le imprese e le eccellenze scientifiche, daranno un significativo contributo al grande dibattito sui temi di Expo, strategici per il futuro del Pianeta». Il presidente americano non ha inoltre nascosto l’intenzione di ritornare in Italia. «Spero di poter tornare per l’Expo. Ho già diversi miei collaboratori che mi hanno chiesto di venire a Milano» ha aggiunto nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi, con il premier Matteo Renzi. L’intenzione annunciata potrebbe però far presagire a una decisione già presa. E non la nasconde anche il responsabile del padiglione americano all’Expo, Simone Crolla, consigliere delegato della Camera di commercio americana. «Il 2015 sarà l’anno dell’accordo commerciale fra gli Stati uniti e l’Unione europea» spiega. I colloqui per la futura partnership transatlantica per il libero commercio e gli investimenti (cosiddetta Ttip) sono infatti iniziati nel 2013 e destinati a continuare per tutto il 2014. Al centro ci sono anche alcuni temi legati alla sicurezza alimentare e agli Ogm, quegli stessi temi cioè che saranno sul tavolo del dibattito di Expo nel 2015. Ma a paventare una più che probabbile visita milanese del presidente americano, potrebbe anche giocare un ruolo importante la Firs Lady. «Michelle Obama e la sua fondazione "Let’s move" – aggiunge Simone Crolla – sarà la madrina del padiglione americano, "American Food 2.0"».
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