giovedì 23 gennaio 2014
​​I dati della Guardia di Finanza, individuati 8mila evasori totali, in crescita l'evasione internazionale. Non va meglio sul fronte del commercio: 400mila controlli, in un caso su tre lo scontrino non è stato emesso.
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L'evasione continua ad essere un buco nero che mina dalle basi l'economia italiana. I dati diffusi dalla Guardia di finanza relativi al 2013 sono impressionanti. Sottratti a tassazione in Italia 51,9 miliardi tra redditi e ricavi non dichiarati e costi non deducibili sul fronte dell'evasione internazionale (15,1 mld), dell'evasione totale (16,1 mld) e di fenomeni evasivi come le frodi carosello, i reati tributari e la piccola evasione (20,7 mld). Le attività delle Fiamme gialle hanno permesso di scoprire 8.315 evasori totali. Dei quasi 5 miliardi di Iva evasa due miliardi sono riconducibili a frodi carosello, basate su fittizie transazioni commerciali con l'estero. Nell'ambito delle operazioni della Gdf sono stati denunciati 12.726 responsabili di frodi e reati fiscali. Tra questi, 202 sono stati arrestati principalmente per aver utilizzato o emesso fatture false (5.776 violazioni), per non aver versato l'Iva (534 casi), per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi (2.903 violazioni) o per aver distrutto/occultato la contabilità (1.967 casi). Avviate inoltre sempre lo scorso anno procedure "di sequestro nei confronti dei responsabili di frodi fiscali, di beni mobili, immobili, valuta e conti correnti per 4,6 miliardi con riferimento a cui sono già stati eseguiti provvedimenti per 1,4 miliardi, risorse che verranno acquisite definitivamente al patrimonio dello Stato una volta conclusi i relativi procedimenti", si legge nella nota. Negli oltre 400.000 controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali i militari hanno scoperto irregolarità nel 32% dei casi. La Gdf ha intercettato infine oltre 298 milioni in contanti e titoli illecitamente trasportati attraverso i confini nazionali, con un forte incremento (+ 140% rispetto al 2012) della valuta sequestrata in frontiera, pari ad oltre 258 milioni, anche grazie ad un sistema sanzionatorio più severo ed incisivo entrato in vigore nel corso del 2012.
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