martedì 20 luglio 2021
Il direttore Ruffini: qualcosa si sta muovendo ma serve rivoluzione culturare, impossibile controllare ogni anno 6 milioni di partite Iva
Il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini

Il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini - Ansa

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L'evasione fiscale di Irpef, Ires, Iva e Irap in costante calo: nel 2018 era di 79,8 miliardi, quasi 9 miliardi in meno rispetto al 2011. Lo ha detto il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini in un webinar della Uil sull'evasione fiscale sottolineando che «qualcosa si sta muovendo». Secondo Ruffini non è possibile immaginare un sistema di controllo annuale di tutti i contribuenti. Il tema però è come ridurre il tax gap e non quanti accertamenti debba fare l'Agenzia delle entrate. «L'Agenzia funziona se riesce a controllare tutti gli evasori ma funziona ancora di più il sistema Paese se riesce a far si che gli evasori non ci siano o vengano ridotti» ha detto il direttore dell’Agenzia delle entrate. «Immaginare la possibilità di poter accertare compiutamente tutti i contribuenti, non dico i 41 milioni di contribuenti, ma anche i sei milioni di partite Iva, non solo i controlli formali che ci sono ogni anno ma quelli più sostanziali che necessitano di un'istruttoria, ha detto, è un esercizio retorico. È impossibile» ha sottolineato Ruffini.L'evasione fiscale «è il male del Paese», non pagare la tasse è un «furto che noi facciamo a noi stessi» ha aggiunto sottolineando la necessità di un «cambio di prospettiva». Quando non paghiamo le tasse «non riceviamo i servizi . È una scelta miope». L'augurio è che la riforma fiscale porti ad una semplificazione del sistema e al recupero di somme da destinare al paese. Tra le proposte avanzate dalla Uil una vera e propria Unione fiscale europea, che armonizzi i trattamenti fiscali per le imprese, un’authority anti-evasione che provveda a controlli ogni 5 anni a tutti i contribuenti e il rilancio dell’operazione cashback per favorire le spese con carte di credito.

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