sabato 22 ottobre 2016
​I dati sulle ispezioni elaborati dalla Uil: il 65% delle aziende controllate presentava delle irregolarità. L'edilizia il settore che si aggiudica la maglia nera.
Lavoro, in 10 anni 16 miliardi di contributi evasi
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​Tra il 2006 ed il 2015 ministero del Lavoro, Inail e Inps attraverso le loro ispezioni hanno accertato contributi e premi evasi per un ammontare complessivo di circa 16 miliardi di euro e pari a 1,5 miliardi di euro ogni anno. È quanto risulta da uno studio sul lavoro "non regolare", "irregolare" e "in nero" elaborata, attraverso i dati dell'attività ispettiva, dal Servizio Politiche del Lavoro della Uil.Il tasso di irregolarità delle aziende è stato del 65,5%, 250 mila di media all'anno i lavoratori trovati irregolari; in nero oltre il 43% degli irregolari. Il 2015 è l'anno caratterizzato dal minor numero di accessi ispettivi nella decade considerata (203 mila aziende ispezionate), ma con la più alta incidenza di aziende trovate irregolari (il 67%). Segno questo, si legge nell'indagine del Servizio Politiche del Lavoro della Uil, coordinato dal segretario confederale Guglielmo Loy, "che il sistema ispettivo, nel corso degli anni, è andato verso una più efficace programmazione dell'attività ispettiva in termini di risultati". In particolare lo scorso anno, secondo i dati delle ispezioni effettuate dal ministero del Lavoro sono state ispezionate solo il 9,7% delle aziende con dipendenti presenti, le aziende irregolari sono state il 60,3% delle ispezionate. L'edilizia il settore con la maggiore incidenza di aziende irregolari su quelle ispezionate (63,7%), la Liguria la Regione con la più alta incidenza di aziende irregolari (73,5%). In nero il 53,1% dei lavoratori trovati irregolari. Il Mezzogiorno, secondo l'indagine l'area con la più alta incidenza di lavoratori in nero rispetto agli irregolari (63,7%) ed in particolare la Campania la regione con l'incidenza maggiore di lavoratori in nero rispetto agli irregolari (77,4%).
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