martedì 16 marzo 2010
In Italia è al'1,1%. Tassi più elevati si sono registrati nei comparti alcool e tabacco e nei trasporti (entrambi +4,3%), mentre i più bassi si sono osservati nei settori dell'alimentare (-1,1%), delle comunicazioni (-0,6%) e ricreazione e cultura (-0,3%).
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L'inflazione dell'Eurozona a febbraio si è assestata allo 0,9%, in calo rispetto all'1% di gennaio. È il dato diffuso da Eurostat, che conferma la prima stima flash pubblicata lo scorso 2 marzo. Nel febbraio 2009 il tasso d'inflazione dei Paesi della moneta unica era dell'1,2%. Tra gennaio e febbraio 2010, infine, nell'Eurozona si è registrato un tasso di inflazione mensile dello 0,3%. Per l'Italia Eurostat indica a febbraio un'inflazione all'1,1%, occorre però sottolineare che in questo caso vengono utilizzati parametri unificati europei leggermente diversi impiegati dall'Istat per il dato nazionale.Per l'Ue a 27 stati membri, a febbraio Eurostat registra un'inflazione pari all'1,4%, in calo rispetto all'1,7% di gennaio. Nel febbraio 2009 il tasso era stato dell'1,8%. L'inflazione mensile dell'Ue-27 tra gennaio e febbraio 2010 è stata pari allo 0,3%. Quanto ai Paesi, oltre all'Italia, tra le maggiori economie dell'Eurozona si registrano tassi pari allo 0,5% in Germania, all'1,2% in Francia, allo 0,9% in Spagna e allo 0,4% in Olanda. Fuori dall'euro, Eurostat rileva un'inflazione pari al 3,5% in Gran Bretagna, al 2,8% in Svezia e al 3,4% in Polonia. Complessivamente, nel febbraio 2010 i tassi più bassi si sono rilevati in Lettonia (-4,3%), Irlanda (-2,4%) e Lituania (-0,6%); i più elevati invece in Ungheria (+5,6%), Romania (+4,5%) e Polonia (+3,4%).Guardando ai settori, Eurostat rileva che nel febbraio scorso nell'eurozona i tassi più elevati di inflazione si sono registrati nei comparti alcool e tabacco e nei trasporti (entrambi +4,3%), mentre i tassi più bassi si sono osservati nei settori dell'alimentare (-1,1%), delle comunicazioni (-0,6%) e ricreazione e cultura (-0,3%).
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