mercoledì 23 novembre 2016
La legge di Stabilità 2016 ha dato una spinta verso la “conversione” dei premi di produttività in servizi; un meccanismo che consente benefici economici sia per l’impresa sia per il collaboratore
Quando il welfare non è solo moda
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La legge di Stabilità 2016 ha dato una spinta alle aziende verso la “conversione” dei premi di produttività in servizi di welfare; un meccanismo che consente dei benefici economici sia per l’impresa sia per il collaboratore. Questo ha portato il welfare aziendale a essere un po’ più di moda rispetto a qualche anno fa. «Ma considerare i vantaggi del welfare aziendale tutti centrati sul risparmio fiscale è come guardare il dito che indica la luna - spiega Paolo Schipani, Marketing & Communication Manager di Eudaimon -. Infatti abbiamo sviluppato il Life@Work Index: un sistema di misurazione del welfare aziendale che valuta non soltanto i benefici tangibili e intangibili riscontrati dalle aziende (dai dati economici al coinvolgimento dei dipendenti, dal valore del brand ai rapporti con gli stakeholders) ma anche e soprattutto il valore trasmesso alle persone. L’indice è stato sviluppato coinvolgendo 24 imprese e oltre 12mila dipendenti, analizza 21 soluzioni di servizi di welfare differenti, e i risultati non lasciano dubbi: una politica di welfare a tutto tondo crea una valore sette volte superiore a quello creato dal solo risparmio fiscale generato – ad esempio – dalle misure previste dalla legge di Stabilità».

Eudaimon - società di consulenza specializzata nel welfare collabora con oltre 100 imprese - nel 2009 ha fondato il Network Iep – Imprese e Persone, del quale è partner tecnico: un gruppo di aziende, tra le quali 3 Italia, Benetton, Coop Alleanza 3.0, Edison, Intesa Sanpaolo, Mediaset, Michelin, Sea, Skf, Tenaris Dalmine, Ubi Banca, Webasto, Wind, che considerano il welfare una leva competitiva, e si propone come promotore del welfare aziendale e interaziendale come contributo responsabile delle imprese alla società stessa. Un gruppo aperto, dove le buone pratiche italiane mettono a disposizione la propria esperienza per fare da “guida” alle altre aziende. «Ci sono molte aziende con un approccio profondo e trattano il welfare oltre la moda evidenziandone il ruolo di innovazione sociale - continua Schipani - . La soddisfazione è vedere come tante realtà aziendali condividano con noi questo principio, scegliendo di implementare piani di welfare integrati e comprensivi di un’ampia scelta di servizi volti a rispondere a 360° alle esigenze dei lavoratori. Altre sono ancora concentrate sulla convenienza economica, ma può andare bene se è il primo passo per avvicinarsi ai bisogni delle persone. L’importante è che si comprenda che risparmio fiscale, premi e voucher sono soltanto una parte del grande valore che può dare una politica di welfare strutturata».


Dai risultati emersi dal Life@Work Index, si riscontra un grande interesse sulle iniziative di supporto allo studio dei figli, sui campus estivi, sulle tematiche legate alla salute (in particolare le campagne mediche), cura dei figli, sulle attività di orientamento al lavoro e sulla mobilità.

«Eudaimon - conclude Schipani - svolge attraverso un'azione fondamentale attraverso il Network Imprese e Persone. Al suo interno, infatti, animiamo un laboratorio per l’approfondimento, il confronto e la ricerca sull’evoluzione del welfare aziendale, proponiamo corsi di formazione e tutoring sui trend più attuali; facciamo in modo che le best practice italiane del welfare aziendale possano promuovere un atteggiamento responsabile delle imprese verso le istituzioni, i media, le associazioni datoriali e i sindacati.
Inoltre, attraverso il progetto Crescere, un modello di intervento economico e sociale che rende possibile la realizzazione del welfare aziendale nei distretti industriali e nelle micro-poccole-medie imprese, riusciamo a “portare” il welfare anche alle persone che lavorano in realtà territoriali più piccole. Mentre Grom, con il programma I Grommies, ha scelto di dedicare alle sue persone un bouquet di opportunità concentrate, soprattutto, sulla cura dei figli e dei familiari anziani e sul risparmio economico».



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