martedì 30 gennaio 2018
Il fattore umano rimarrà insostituibile, anche se il mercato richiede figure tecniche e operai ad alta specializzazione
Flessibilità e adattamento per le professioni del futuro

GENNARI/SICILIANI

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Come sarà il mondo del lavoro tra 10-15 anni e quale sarà il ruolo dell’uomo? Quante professioni saranno affidate alle macchine e quali ruoli invece non potranno mai essere sostituiti? Secondo l’Agenzia per il lavoro Etjca lo scenario sarà più roseo di quanto si possa pensare, flessibilità e spirito di adattamento saranno i requisiti essenziali, ma il fattore umano rimarrà nella maggior parte dei casi insostituibile. Di fatto il progresso tecnologico, per come lo si è conosciuto fino a questo momento, è stato un’arma a doppio taglio: se da un lato ha infatti portato alla scomparsa di alcuni mestieri una volta molto diffusi, dall’altra ha favorito la nascita di nuove posizioni correlate. Parliamo di social media manager, esperti di user experience, di e-commerce o sviluppatori di app. Per chi è in cerca di un percorso di studi o di nuove opportunità lavorative è estremamente importante cercare di capire in tempo le esigenze del mercato, essere preparato al cambiamento e specializzarsi scegliendo, ad esempio, corsi di studio altamente professionalizzanti. Oggi gli indirizzi che permettono di inserirsi con più facilità nel mondo del lavoro sono principalmente quelli scientifici ad alta specializzazione (ingegneria, matematica, statistica e informatica, infermieristica…), ma altrettanto importante è la conoscenza e la padronanza delle lingue straniere, veri e propri must di un mercato del lavoro sempre più internazionale e competitivo.

«L’uomo non è sostituibile in quanto soggetto che pensa, progetta, produce idee e le sviluppa. Si differenzia dalle macchine per la sua flessibilità che, se utilizzata in modo corretto, gli permette di reinventarsi e adattarsi a nuove situazioni ed è per questo che le macchine sono riuscite ad affiancarlo solo nelle attività che prevedono processi meccanici e routinari. Le macchine supportano l’uomo nello svolgimento delle sue mansioni, ma sono l’intuito e la creatività che portano ad un risultato ottimale e ad un valore aggiunto. La sensibilità e la passione rendono unico l’essere umano», dice Roberta Andri, senior consultant permanent di Etjca.

Negli ultimi anni Etjca ha vissuto dall’interno il cambiamento del mondo del lavoro, sapendo reagire e adattarsi rapidamente alle nuove richieste del mercato. Intuire per tempo le trasformazioni nelle attività e nei processi interni alle aziende, ovvero sapersi immedesimare con le necessità di pianificazione tecnologica, selezionando personale specializzato nel settore digitale, della robotica e dell’automazione, sono infatti solo alcune delle caratteristiche fondamentali che vengono richieste dal mondo del lavoro contemporaneo. Nessuna professione sarà esentata dal confronto con il cambiamento tecnologico e anche la più piccola modifica al “sistema” determinerà inevitabilmente l’adattamento di tutte le parti coinvolte. In questo contesto, le future agenzie potrebbero quindi delinearsi come soggetti intermedi capaci di intercettare e formare i talenti del futuro.

Secondo le informazioni fornite dall’azienda poi, oggi il mercato richiede anche figure tecniche e operai ad alta specializzazione, per i quali l’elemento umano risulta essere ancora imprescindibile, perché per quanti passi avanti abbia fatto la tecnologia, resta pur sempre limitato il numero delle capacità umane in grado di essere riprodotte dalle macchine.


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