mercoledì 18 dicembre 2013
L'ad Benedetto Mineo evidenzia un calo del 7% rispetto all'anno scorso e aggiunge che «allo stesso tempo, però, il legislatore ci sta consentendo di operare con strumenti più attenti alle problematiche dei contribuenti più esposti alla crisi economica».
COMMENTA E CONDIVIDI
La Corte dei Conti "evidenzia come i cambiamenti normativi degli ultimi anni stiano frenando il recupero delle somme iscritte a ruolo e in effetti anche nel 2013 si sta verificando un calo di quasi il 7% rispetto all'anno precedente, con un valore previsionale a fine anno di circa 7 miliardi di euro riscossi". Lo evidenzia l'ad di Equitalia Benedetto Mineo, aggiungendo che "allo stesso tempo, però, il legislatore ci sta consentendo di operare con strumenti più attenti alle problematiche dei contribuenti più esposti alla crisi economica"."Voglio ricordare, inoltre, che dall'ottobre 2006, anno in cui la società pubblica Equitalia ha iniziato la sua attività, il nostro lavoro ha permesso allo Stato di recuperare circa 55 miliardi di somme iscritte a ruolo, segnando un netto miglioramento rispetto agli standard del sistema precedente affidato ai privati", prosegue.Tutto questo, conclude Mineo, "riducendo sensibilmente i costi e aumentando l'assistenza ai contribuenti, come segnala sempre la Corte dei Conti". Equitalia oggi "non percepisce alcun contributo pubblico e un euro di riscossione costa il 60% in meno rispetto al 2006, grazie alla riduzione dei costi interni e all'aumento dei volumi di riscossione".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: